La Nuova Sardegna

BOSA. Dal ministero arriva lo stop alla pesca del Tonno Rosso e la Guardia Costiera di Bosa annuncia controlli in mare e a terra per far rispettare il divieto, teso a consentire il ripopolamento della prelibata specie molto ambita nei mercati ittici. Lo stop alla pesca del Tonno Rosso viene infatti stabilito da un decreto del ministero delle politiche Agricole, alimentari e forestali e non da una contingente ordinanza dell’Ufficio Circondariale Marittimo. Quindi una norma valida su tutto il territorio nazionale e non solo per Bosa, come precisa il comandante della locale Guardia costiera Antonio Ventriglia. Decreto che annuncia appunto la chiusura definitiva della corrente campagna di pesca sportiva e ricreativa di tonno rosso e delle catture accessorie (by-catch) effettuate dalle unità della pesca professionale. Mentre, per quanto riguarda la pesca sportiva e ricreativa “è unicamente consentita la tecnica del “catch and release, ossia la cattura e l’immediata reimmissione in mare dell’esemplare pescato, fino al 31 dicembre 2014. Misure che il ministero, tenendo conto delle raccomandazioni Iccat, ha assunto, in quanto l’Italia ha raggiunto la quote massime di tale prodotto ittico catturabile sia dai pescatori sportivi che, in maniera accidentale, dai professionisti. Sul territorio di competenza i militari dell’Ufficio circondariale marittimo di Bosa annunciano stringenti controlli sia in mare, alle unità da pesca professionali e da diporto, sia presso punti vendita all’ingrosso e al dettaglio, compresi i ristoratori. Con l’invito ai consumatori, chiamati a segnalare alla Guardia Costiera eventuali violazioni tenendo presente l’etichettatura del prodotto, di desistere dall’acquisto di Tonno Rosso proveniente dal Mediterraneo nei periodi di vigenza del divieto. (al.fa.)