La Nuova Sardegna

L’arte in primo piano e la storia sullo sfondo. Combinazione dal successo collaudato tra il Simposio di scultura su pietra trachite, al ventiquattresimo anno di programmazione, e la scenografica propaggine del sito delle terme romane, il parco archeologico che per l’occasione si trasforma in un cantiere di creatività frequentato a ogni edizione da frotte di visitatori.

La manifestazione apre oggi alle 10,30 con la presentazione dei sei artisti ospiti del Comune, alla cabina di regia dell’organizzazione dell’evento sponsorizzato dalla Presidenza della Repubblica, da Regione, Provincia, Camera di Commercio e da partner privati.

Un appuntamento di respiro internazionale che parla lingue indoeuropee e romanze, in cui si esprimono la scultrice russa Vasilisa Chugunova, l’artista transalpino di origini romene Nicolae Fleissing, lo scultore sardo Salvatore Ligotti, il veneto Roberto Merotto, la toscana Silvia Parente e il laziale Stefano Sabetta.

I maestri del cesello modelleranno creazioni a tema libero, mentre il denominatore comune della rassegna resta la materia prima delle opere d’arte, la trachite. Negli anni Novanta l’oro rosso di Fordongianus ispirò l’evento, concepito come la cartina di tornasole di una realtà produttiva fiorente come fino a qualche anno fa dimostrava di essere il comparto lapideo locale, oggi in debito d’ossigeno e in attesa del rilancio.

Il simposio conserva tuttavia la capacità attrattiva di un evento culturale di cui esistono pochi esempi nell’isola.

L’epilogo della manifestazione domenica 3 agosto con la premiazione degli artisti, che si svolgerà alle 18,30 tra le vestigia romane.

Maria Antonietta Cossu