La Nuova Sardegna

Oristano

Lungomare chiuso, a Putzu Idu polvere e rabbia

di Claudio Zoccheddu
Lungomare chiuso, a Putzu Idu polvere e rabbia

San Vero Milis, nervi tesi tra gli automobilisti non residenti Tra furbi e scontenti, manca una navetta per la spiaggia

20 luglio 2014
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SAN VERO MILIS. Ore 10: polvere e delirio. Il primo fine settimana di chiusura al traffico del lungomare tra Putzu Idu e Mandriola è stato un inferno. Dalle dieci del mattino di sabato e fino all’ora di pranzo, la borgata è stata letteralmente invasa da automobilisti infuriati e turisti scombussolati. A fare le spese dei malumori di chi si è trovato di fronte a una strada sbarrata sono stati i due vigili urbani arrivati a Putzu Idu dopo le nove: «Il nostro compito è quello di far rispettare un’ordinanza», hanno ripetuto i vigili a chi chiedeva informazioni.

Ma le spiegazioni, in qualche caso, non sono bastate. L’autista di una Volkswagen Polo color acqua marina si è avvicinato al vigile, ha abbassato il finestrino e, una volta ascoltata la spiegazione, ha ingranato la prima è s’è imbucato sulla strada sterrata a cui è concesso l’accesso ai residenti, ai domiciliati e ai proprietari degli immobili di Mandriola.

La bravata gli costerà cara, l’auto è stata immortalata dalla fotocamera del vigile urbano ma il suo comportamento ha acceso un dibattito tra gli scontenti. Infatti, chi imbocca lo stradello sterrato alza un polverone che si sposta prima sul lungomare e poi sulla spiaggia, per la disperazione dei bagnanti.

Polvere a parte, da venerdì per arrivare a Mandriola e a Su Pallosu è necessario svoltare per Sa Rocca Tunda e poi dirigersi verso il parcheggio a pagamento di Mandriola (lato chiesa) o di Sa Mesa Longa. Diverso il discorso per chi intende ritornare verso Putzu Idu. Il versante di strada sterrata che parte da Mandriola, ieri mattina, non era presidiato dai vigili urbani e tanti automobilisti non residenti ne hanno approfittato. Ad assistere allo spettacolo c’era anche Giovanni Puggioni, pensionato 87enne di San Vero Milis: «Non posso guidare e quindi vengo a Mandriola in pullman. Prima mi scaricava sul lungomare vicinissimo a casa. Ieri mi ha lasciato a fianco alla chiesa. Dicevano che c’era una navetta ma io non l’ho vista e ma la sono dovuta fare a piedi. Sotto il sole». Un discorso, quello del signor Puggioni, che vale anche per i disabili e per la famiglie numerose.

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