La Nuova Sardegna

Oristano

Sei milioni per il depuratore di Terridi

Sei milioni per il depuratore di Terridi

Bosa, Abbanoa si prepara ad avviare nuove opere idriche. Lavori anche ai collettori fognari

18 luglio 2014
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BOSA. Oltre sei milioni di euro complessivi per la realizzazione del nuovo depuratore di Terridi e dei collettori fognari con i vicini centri della Planargia. Questa è la somma che, il gestore per il servizio idrico, Abbanoa, ha stanziato per la realizzazione delle nuove opere in terra bosana e nei dintorni. Il gestore unico annuncia poi, riferendosi ai maxi appalti che sono previsti in Sardegna e che riguardano depuratori e reti fognarie, anche una svolta per quanto riguarda la lunga vicenda della struttura consortile di Terridi.

Questa fu costruita alla periferia della città del Temo e dovrebbe raccogliere e depurare anche i reflui provenienti dalle marine di Tresnuraghes e Magomadas e da altri centri della Planargia. È insomma una svolta che certamente farà discutere ancora a Bosa, dopo le riserve avanzate negli anni scorsi, visto che in città non si sono mai placati i dubbi sul fatto che eventuali problemi della rete consortile, pur in presenza di un adeguato depuratore a Terridi, possano creare qualche guaio all’immagine turistica se qualcosa, in particolare nei mesi estivi, non dovesse andare per il verso giusto.

Questo quadro va inserito in una realtà cittadina di per sé già abbastanza problematica, considerando che i reflui di Bosa e di Bosa Marina non arrivano al depuratore per caduta, ma attraverso pompe di sollevamento. In alcune zone urbane come il corso Vittorio Emanuele da dove proviene il numero maggiore di segnalazioni, Abbanoa interviene invece periodicamente con l’autospurgo per tenere operativa una rete che evidentemente è soggetta a periodici intasamenti.

Dei venti milioni di euro che Abbanoa destinerà alle opere in tutta l’isola per lavori su depuratori e collettori fognari in zone a rischio ambientale, considerato che diversi impianti sono vecchi e completamente inadeguati al reale carico di lavoro, ebbene più di un quarto di questi soldi, sommando l’Iva necessaria, approda quindi in Planargia.

A Bosa ci sarà in particolare la realizzazione del nuovo depuratore consortile con una spesa che ammonta a quasi due milioni di euro. Mentre un altro appalto prevede la realizzazione dei collettori fognari che collegheranno il nuovo depuratore consortile di Bosa con i centri vicini che supera i tre milioni di euro, sempre aggiungendo l’Iva. Queste sono quindi le cifre per le opere finanziate con fondi che provengono da risorse Cipe e di programmazione regionale, assegnati al Mezzogiorno nei settori ambientali e della depurazione delle acque. (al.fa.)

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