La Nuova Sardegna

Oristano

Amianto, 600 richieste restano senza risposta

di Elia Sanna
Amianto, 600 richieste restano senza risposta

E non sono stati ancora assegnati i contributi per le bonifiche già previste La svolta dalla Regione che trasferirà un milione e 200mila euro a settembre

18 luglio 2014
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ORISTANO. Potrebbero essere assegnati dal prossimo settembre i contributi ai privati per le bonifiche dell’amianto. L’ufficio Ambiente dell’amministrazione provinciale, dopo aver ultimato le graduatorie sta attendendo i tempi tecnici per le osservazioni e le controdeduzioni dei 240 cittadini esclusi dalla graduatoria. In totale, le domande pervenute alla Provincia sono state complessivamente 973. Nell’attuale graduatoria le domande finanziate sono state 133, per le quali c’è la copertura finanziaria, mentre quelle ammesse sono circa 600, per le quali si attende un nuovo finanziamento.

Le novità arrivano da Cagliari e riguardano un accreditamento di circa un milione e duecentomila euro che la Regione trasferirà entro breve nelle casse della provincia.

«La conferma è arrivata durante un incontro che si è svolto nei giorni scorsi nell’assessorato regionale dell’Ambiente – ha confermato l'assessore provinciale Mariella Pani –. Si tratta delle economie della gara d’appalto per la bonifica della discarica di amianto Masangionis nel territorio di Marrubiu. La Regione aveva stanziato oltre tre milioni, mentre il costo finale non ha superato i due milioni. Con queste risorse saremo in grado di dare risposte agli altri seicento cittadini che hanno presentato le richieste per le bonifiche dall’amianto nelle loro abitazioni. Il problema è legato solo al vincolo del patto di stabilità – ha osservato l’assessore Mariella Pani –, se ci sarà l’allentamento promesso dalla Regione saremo in grado di soddisfare queste richieste. Credo che gli uffici siano in grado di provvedere ai pagamenti entro il prossimo mese di settembre».

Come hanno confermato i responsabili del settore Ambiente le complesse pratiche burocratiche della legge regionale hanno rallentato la predisposizione degli atti. In questi giorni gli uffici sono alle prese con i tempi tecnici previsti dall’esame delle osservazioni inviate dai cittadini. Solo allora si potrà aggiornare ed allungare l’attuale graduatoria. Se per arrivare a questo punto ci sono voluti oltre venti mesi lo si deve proprio alla legge regionale che prevede meccanismi e lungaggini burocratiche da fare paura. L’associazione Srea degli ex esposti all’amianto aveva sollecitato nella passata legislatura una robusta revisione della legge che assegna i contributi per la bonifica dall’amianto. In quell’occasione l’associazione aveva chiesto anche all’assessorato regionale dell’ambiente di rivedere i meccanismi per la formazione della graduatorie, snellendoli e semplificandoli a partire dal prossimo bando. Molti cittadini avevano, infatti rinunciato, a presentare le domande per le difficoltà incontrate con le domande di concessione dei contributi. Ora potrebbero avere quella spinta che li convincerà a fare il passo.

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