La Nuova Sardegna

Oristano

Edilizia scolastica, duello tra sindaci

Cocco (Sedilo): «Soldi dati senza criterio». Sanna (Abbasanta): «No, fondi dati a progetti certi»

14 luglio 2014
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SEDILO. Piovono soldi per l’edilizia scolastica della Sardegna, fioccano le polemiche sui criteri di assegnazione. E scoppiano diatribe a distanza tra chi contesta le modalità di concessione dei 43 milioni di euro convogliati nell’ isola e chi invece sostiene che a monte del programma di spesa ci siano l’impegno e la scelta mirata dei Comuni che hanno ricevuto la fetta più grossa della torta. Chi ha preso le briciole grida allo scandalo, accusa il governo, e Matteo Renzi in primis, di aver fatto solo propaganda. A fare da battistrada alla protesta degli amministratori delusi è il sindaco di Sedilo Umberto Cocco, che parla di risorse elargite in assenza di un bando. Dietro la protesta del primo cittadino c’è la frustrazione degli amministratori locali per le prospettive tradite: «Mi sforzo con molti miei colleghi di vedere se c’è una ratio nella scelta di finanziare qualche scuola e tutte le altre no. Non si capisce, non c’è stato un bando, appunto». La contestazione è sfociata in un ordine del giorno che sta circolando tra le municipalità dell’isola, ma non mancano le voci fuori dal coro. Una di queste è quella del sindaco di Abbasanta, Comune che ha ricevuto risorse per oltre due milioni di euro. Stefano Sanna replica al collega sostenendo che a monte dei risultati ci sia un bando con tutti i crismi. Asserzioni fatte «Sulla base della documentazione consultabile da tutti e pubblicata sui siti web del Governo e della Regione, evidentemente mai controllata o appositamente messa da parte, per comodità, da alcune amministrazioni comunali», polemizza il sindaco di Abbasanta. Sanna spiega quali fossero le prerogative della linea d’intervento “Scuole sicure” da cui provengono le ingenti risorse assegnate al suo paese. «Con “Scuole sicure” Il governo ha finanziato i progetti che gli enti locali hanno presentato a settembre del 2013 in seguito all’avviso pubblico “Criteri per la selezione dei progetti esecutivi immediatamente cantierabili per la formazione della graduatoria da trasmettere al Ministero». Recependo le indicazioni dell’esecutivo allora guidato da Enrico Letta, la Regione ha quindi stilato la graduatoria relativa ai progetti ammessi ai contributi, quella sui progetti ammissibili ma non finanziati e quella degli interventi esclusi dalla ripartizione dei fondi. Abbasanta è rientrato nella seconda categoria. Il governo Renzi ha poi trovato le coperture per i progetti ritenuti validi ma che non erano rientrati nella prima tranche di finanziamenti, «Sedilo e altri Comuni non hanno ricevuto i fondi per l’edilizia scolastica attraverso il piano Renzi perché il loro progetto è stato escluso», puntualizza Sanna ribadendo che i criteri di ripartizione «Sono oggettivamente chiari, tali da non poter essere confutati» e tali, secondo l’amministratore, da rendere inutile e dispendioso un nuovo bando «Con criteri che consentirebbero forse ai Comuni che hanno dormito sonni tranquilli gli anni scorsi di essere posti sullo stesso piano di chi ha lavorato sodo e prodotto progetti a prescindere dai bandi, anche con sacrifici», chiosa.

Maria Antonietta Cossu

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