La Nuova Sardegna

Oristano

Stop alle megaserre fotovoltaiche di Narbolia, il Tar dà ragione all'Adiconsum

Stop alle megaserre fotovoltaiche di Narbolia, il Tar dà ragione all'Adiconsum

I giudici amministrativi hanno accolto il ricorso che elencava le presunte illegittimità di alcune autorizzazioni

12 luglio 2014
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ORISTANO. Il Tar della Sardegna ha accolto il ricorso presentato dall’Adiconsum e dal Comitato S’Arrieddu, supportati anche da Italia Nostra, dal Wwf e da alcuni privati cittadini contro la realizzazione delle serre fotovoltaiche a Narbolia da parte della società Enervitabio.

Il pronunciamento del tribunale amministrativo, reso noto stamane dai ricorrenti assistititi dagli avvocati Piero Franceschi e Riccardo Caboni, apre adesso molti interrogativi sul futuro dell’impianto energetico al centro di fortissime polemiche in questi ultimi anni.

Il Tar, infatti, ha accolto le argomentazioni circa l’illegittimità di vari atti autorizzativi che avevano consentito la realizzazione delle grandi serre destinate alla coltivazione di aloe e sulle quali però erano stati subito montati i pannelli fotovoltaici che ne avevano fatto una delle maggiori centrali del genere in Italia: 64 ettari destinati a 1614 serre, alte 7 metri e grandi 200 metri quadri ciascuna, che ospitano sui tetti 107.000 pannelli fotovoltaici.

L’impianto, voluto dalla società Enervitabio, è passato sotto il controllo dalla WinSun Group di Hong Kong che presumibilmente impugnerà la sentenza, ma che in caso di conferma del pronunciamento potrebbero vedersi costrette a smontare tutto.

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