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Danni alle coltivazioni da gabbiani e cornacchie

Danni alle coltivazioni da gabbiani e cornacchie

CABRAS. Gabbiani e cornacchie stanno mettendo in ginocchio l’agricoltura cabrarese. È questo il messaggio lanciato dai contadini del Sinis che, tramite l’amministrazione comunale, hanno già chiesto...

11 luglio 2014
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CABRAS. Gabbiani e cornacchie stanno mettendo in ginocchio l’agricoltura cabrarese. È questo il messaggio lanciato dai contadini del Sinis che, tramite l’amministrazione comunale, hanno già chiesto il conto della voracita degli uccelli all'amministrazione regionale: «È necessario e fondamentale che la Regione impegni risorse importanti per contrastare i danni che le cornacchie e i gabbiani causano alle coltivazioni – ha dichiarato il consigliere delegato alla problematiche dell’agricoltura, Gianni Meli –. In questi giorni chiederemo anche il sostegno del prefetto affinché possa farsi portavoce di questo grave problema con la Regione».

Il becco dei volatili, secondo i contadini, affonderebbe dentro i meloni che maturano nei campi sotto il sole del Sinis. Una vera e propria sciagura per il mercato estivo dell’agricoltura cabrarese documentata da numerose fotografie scattate poco prima del raccolto nei campi coltivati a meloni.

«A causa di questi volatili quasi il 60 per cento del prodotto dei campi risulta non più commerciabile, con conseguenti danni economici per le aziende – hanno aggiunto gli amministratori –. La scarsità di risorse finanziarie messe a disposizione per contrastare questo fenomeno non riesce a risarcire neanche in minima parte chi subisce la voracità dei pennuti e d è costretto a perdere il raccolto». (c.z.)

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