La Nuova Sardegna

Oristano

Ricerche con l’airgun: dibattito in Consiglio

Bosa, oggi l’assemblea civica discute dell’opposizione alle prospezioni marine al largo della costa

10 luglio 2014
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BOSA. Si parlerà approfonditamente dell’istanza di valutazione ambientale sulle prospezioni marine al largo della Sardegna nord occidentale nella riunione di consiglio comunale convocata per questa sera dalle 18 nell’aula di Piazza Carmine.

Nei giorni scorsi infatti il sindaco Luigi Mastino, insieme agli amministratori dei comuni di Porto Torres, Narbolia, Tresnuraghes e Magomadas aveva sottoscritto un documento, poi condiviso anche dal Comune di Sassari e da quelli di Alghero e Porto Torres, per chiedere al ministero dell’Ambiente di non concedere le autorizzazioni necessarie al sondaggio, con il metodo dell’airgun, del fondale nell’ampia fascia off shore tra la Sardegna nord occidentale e le Baleari.

All’ordine del giorno della seduta convocata a Bosa ci sono infatti proprio le determinazioni in merito alla «Istanza di valutazione di impatto ambientale relativa al permesso di prospezione di idrocarburi liquidi e gassosi in mare da realizzarsi nella “zona marina E” a ovest della Sardegna».

La riunione da cui era scaturito il documento degli amministratori delle province di Oristano e Sassari, inviato insieme a quello di diverse associazioni ambientaliste che si oppongono al progetto di ricerca sottomarina, nelle more della procedura di Valutazione di impatto ambientale, aveva però sollevato qualche perplessità nel gruppo consiliare “Per Bosa”.

Che avrebbe preferito il preliminare coinvolgimento di tutte le forze politiche e delle associazioni ambientaliste cittadine e del territorio prima di chiudere il documento, alla luce di quanto già avvenuto nella battaglia No Radar o in quella contro le Cianciole. Nella riunione quindi si chiariranno probabilmente le rispettive posizioni. Quantomeno sulla metodica usata, anche perché a leggere tra le righe delle posizioni espresse pubblicamente, appare chiaro che sia “Bosa Cominciamo il Domani” che il gruppo “Per Bosa” sono contrari alle ricerche di idrocarburi in alto mare.

La paura infatti che gli “spari” di aria compressa nel fondale e la possibilità futura di trivellazioni di gas o petrolio possano compromettere l’ecosistema marino e progetti legati alla tutela e sostenibilità ambientale, come ad una economia che si fonda sulla pesca e sul turismo.

Alessandro Farina

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