La Nuova Sardegna

Oristano

Processo a Mesina: foto e cartine per prepare il sequestro di un imprenditore sassarese

Processo a Mesina: foto e cartine per prepare il sequestro di un imprenditore sassarese

Cagliari, il pm Gilberto Ganassi ha ricostruito in aula i presunti piani della banda capeggiata dall’ex primula rossa

10 luglio 2014
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CAGLIARI. La banda capeggiata dall’ex ergastolano Graziano Mesina aveva intenzione di sequestrare l’imprenditore di Oristano Luigi Russo, ma quest’ultimo si era accorto di essere finito nel mirino e così il progetto era sfumato.

La circostanza, filtrata già dopo l’arresto dell’ex re del Supramonte, è stata ricostruita stamane a Cagliari, nel corso del processo contro l’organizzazione che - per l’accusa - trafficava in droga e programmava rapimenti.

Stando a quanto emerso davanti alla seconda sezione penale, presieduta da Costantino Poddighe, l’ex primula rossa del banditismo sardo e i suoi presunti complici avevano intenzione di sequestrare Russo, tanto che avevano già eseguito una serie di sopralluoghi.

Il piano però era saltato quando i parenti di Russo avevano affrontato duramente il contatto con la banda di Orgosolo, un uomo che agiva in totale buona fede e al quale era stato detto: «Abbiamo capito cosa hanno intenzione di fare i tuoi amici».

In una precedente udienza, rendendo dichiarazioni spontanee, Mesina aveva precisato che se avesse voluto sequestrare qualcuno lo avrebbe fatto e, poichè nessuno era stato rapito, aveva definito una «buffonata» la contestazione. Il sostituto procuratore Gilberto Ganassi, titolare dell’inchiesta, aveva ribattuto «vedremo perchè non venne messo a segno».

Questa mattina l’accusa, attraverso le testimonianze dei carabinieri di Nuoro che hanno condotto le indagini, sono poi passati ad analizzare anche il piano che la presunta organizzazione stava mettendo a punto per sequestrare l’imprenditore sassarese Gavino Satta.

Anche in questo caso erano stati compiuti sopralluoghi, ma il progetto era già in una fase successiva visto che - durante le perquisizioni seguite agli arresti - gli inquirenti avevano ritrovato foto e cartine della casa dell’obiettivo da rapire. Il processo riprenderà il prossimo 22 luglio, mentre domani verrà celebrata l’udienza contro presunti componenti della banda che hanno scelto il rito abbreviato.

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