La Nuova Sardegna

Oristano

Nurachi, la Lav all’attacco dopo la morte dei sedici cani

NURACHI. La Lega antivivisezione torna all’attacco dopo i recenti casi di avvelenamenti di cani. Nei giorni successivi all’episodio di Nurachi una nuova segnalazione era arrivata dalla zona di Rio...

08 luglio 2014
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NURACHI. La Lega antivivisezione torna all’attacco dopo i recenti casi di avvelenamenti di cani. Nei giorni successivi all’episodio di Nurachi una nuova segnalazione era arrivata dalla zona di Rio San Girolamo, a Capoterra. L’episodio che più ha destato scalpore rimane però quello dei sedici animali ammazzati dall’allevatore di Nurachi la settimana scorsa. La Lega antivivisezione ha chiesto al sindaco di Nurachi di emanare un’ordinanza che disponga il divieto di detenzione di animali nei confronti dell’autore dell’avvelenamento e attivare una campagna di sensibilizzazione. È stato sollecitato anche un incontro con il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, per valutare l’opportunità e le modalità di promuovere azioni concrete per il rispetto di tutti gli esseri viventi. «Questi gravi casi di avvelenamento dimostrano come ormai la pratica di spargere veleno sul territorio sia un’emergenza che le istituzioni non possono più ignorare – sottolinea Emma Piga, referente Lav Cagliari –. Le autorità locali devono mettere in atto quegli interventi urgenti, come la mappatura e la bonifica del territorio colpito dai veleni, per mettere in sicurezza animali e persone».

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