La Nuova Sardegna

Oristano

Bonarcado, 120mila euro torneranno alla Regione

di Piero Marongiu

L’opposizione attacca: «Perso il finanziamento per la sughereta» E ritorna d’attualità la richiesta di dimissioni rivolta al sindaco

06 luglio 2014
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BONARCADO. Il finanziamento di 120 mila euro destinati al miglioramento di una sughereta di proprietà del Comune, con ogni probabilità, sarà rigettato. La comunicazione, per mezzo di una lettera dell'Argea (l'Agenzia Regionale che eroga gli aiuti economici per l'agricoltura) era arrivata in Comune nel mese di maggio.

«Ma non se ne era accorto nessuno – dice Angelo Rosas, consigliere di opposizione – e i termini (10 giorni) entro i quali l'amministrazione poteva presentare le proprie osservazioni ed eventuali documenti a corredo della richiesta di finanziamento, sono trascorsi senza che accadesse nulla».

Su quei 120 mila euro, più altri 80 mila tratti dal bilancio comunale, si era accesa una polemica tra maggioranza e opposizione che aveva portato il sindaco Mario Sassu a presentare le dimissioni, successivamente rientrate. Gli 80 mila euro, inizialmente destinati all'apertura di alcuni cantieri comunali, avevano creato forti tensioni nel consiglio.

«Quei soldi – dice ancora Rosas – se utilizzati come previsto inizialmente, avrebbero aiutato diverse famiglie a tirare avanti. Invece, il sindaco, aveva minacciato le dimissioni se la maggioranza non avesse appoggiato la sua scelta, di destinare gli 80 mila euro alla sughereta. Una decisione che noi dell'opposizione avevamo cercato ripetutamente di bloccare, senza riuscirci».

La lettera con la quale l'Argea preannunciava il rigetto della richiesta di finanziamento è datata 29 maggio. «In relazione alla domanda - si legge - volta ad ottenere le provvidenze previste dalla misura 122 del piano di sviluppo rurale, constatato che alla richiesta documenti notificata al Comune con una nota precedente, non è stata fornita nessuna risposta, permangono i motivi ostativi alla definizione dell'istruttoria di finanziamento».

Insomma, il mancato invio dei documenti richiesti, avrebbe messo l'Argea nella condizione di respingere la domanda di finanziamento.

«Il Comune - conclude Rosas - aveva dieci giorni di tempo per rispondere, ma non lo ha fatto. Anzi, il documento è stato assunto a protocollo soltanto agli inizi di luglio. Questo dimostra lo stato di confusione che regna nella maggioranza. Adesso, visto che quel finanziamento è saltato, ci auguriamo che gli 80 mila euro vengano impiegati secondo quanto stabilito originariamente, cioè: per l'apertura dei cantieri comunali. E il sindaco se è coerente non dovrebbe fare altro che prendere assegnare le dimissioni. Questa volta senza ripensamenti, però».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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