La Nuova Sardegna

SENEGHE. Hanno mobilitato carabinieri, agenti forestali, barracelli e un gruppo di allevatori del paese le tre persone, tra cui un disabile, che l’altra sera si sono perse a Funtanas, nel bosco del paese. «Non ci si può avventurare nel bosco se se non si è accompagnati da qualcuno che lo conosce bene – dice il sindaco Antonio Luchesu – La superficialità di certi comportamenti mette a rischio anche l’incolumità di chi si mobilita per prestare soccorso». Nel Montiferru come nel nuorese ogni anno, il numero dei turisti sprovveduti che si perdono è molto alto, tanto che, qualche amministratore, ha proposto di far pagare una molta per procurato allarme a chi si avventura nei sentieri boschivi senza una guida locale. Per fortuna i tre, due donne avanti con l’età e un ragazzo disabile, che si sono persi l’altra sera in un sentiero di “Sas Chessas” sono stati ritrovati, spaventati ma incolumi, dopo poche ore. «La zona dove si sono persi – dice Giovanni Mastinu, che insieme a un gruppo di allevatori del posto, ha guidato i soccorsi nella direzione giusta – è particolarmente impervia, difficilmente percorribile anche a piedi. Il sentiero, stretto e pericoloso, è quasi del tutto invaso d una vegetazione che impedisce il transito anche ai fuoristrada. Poi, in quella zona i telefonini non hanno campo e senza riferimenti precisi era molto difficile individuare il punto esatto in cui si trovava il mezzo». L’allarme in paese è arrivato intorno alle 22.30, e in brevissimo tempo si è composta una squadra che si è messa disposizione di carabinieri, forestale e barracelli, e sono iniziate le ricerche. Il lieto fine, con il ritrovamento dei dispersi, è avvenuto intorno all’una e trenta. “Il consiglio che si può dare in questi casi – precisa Luchesu – è quello di non allontanarsi mai dai sentieri conosciuti»

Piero Marongiu