La Nuova Sardegna

Oristano

operazione freccia sarda

In carcere un monserratino ai vertici dello spaccio

In carcere un monserratino ai vertici dello spaccio

ORISTANO. L’ultimo tassello dell’operazione Freccia Sarda è stato sistemato dalla squadra mobile con l’arresto di Mauro Sollai, 40 anni residente a Monserrato. Era latitante dal 2012 da quando la...

27 giugno 2014
2 MINUTI DI LETTURA





ORISTANO. L’ultimo tassello dell’operazione Freccia Sarda è stato sistemato dalla squadra mobile con l’arresto di Mauro Sollai, 40 anni residente a Monserrato. Era latitante dal 2012 da quando la Direzione nazionale distrettuale antimafia, nell’ambito dell’inchiesta gli aveva notificato un ordine di arresto internazionale per traffico internazionale di stupefacenti e associazione a delinquere.

In questo periodo Mauro Sollai era in carcere a Londra dopo il suo arresto da parte dell’Interpol. Al termine della detenzione ha sentito la necessità di rientrare nella sua isola, ma ad attenderlo c’erano gli agenti della squadra mobile di Oristano e di Cagliari, coordinati dal primo dirigente Pino Scrivo. Due giorni fa gli agenti della polizia si sono presentati a casa sua e hanno notificato a Mauro Sollai l’ordine di arresto della procura distrettuale di Cagliari. Sono stati il questore e il capo della mobile a spiegare i dettagli dell'arresto del latitante e ricordato, in particolare, il resoconto dell’operazione Freccia Sarda che nel 2012 aveva portato all'arresto di venti persone e soprattutto di sgominare una banda dedita al traffico internazionale di cocaina ed eroina tra il Sud America, il Nord Europa e il meridione d’Italia, con ramificazioni in Sardegna.

Come ha ricordato il questore Francesco Di Ruberto, Mauro Sollai era uno di coloro che reclutava i corrieri della droga, soprattutto tra i senegalesi e per la prima volta anche tra i sardi. Erano loro che a rischio della loro vita ingerivano gli ovuli di cocaina ed eroina per trasportarli senza problemi nel nord Europa e in Italia. Mauro Sollai era stato intercettato in Venezuela con un carico di droga ed era risultato come un esponente di vertice della banda che aveva anche importanti ramificazioni in Campania.

Gli uomini della squadra mobile avevano intercettato il carico di droga che arrivava nell’isola attraverso gli ovuli ingeriti, tra cui anche donne, che raggiungevano l’Oristanese e il Cagliaritano in treno dopo essere sbarcati con i traghetti a Porto Torres o Olbia. Uno di loro fu fermato proprio ad Arborea con un chilo di ovuli di coca nell’intestino. Nel corso dell’indagine vennero bloccati anche altri sette corrieri che trasportavano otto chili di droga. In seguito all'indagine Freccia Sarda, durata oltre un anno, vennero arrestate venticinque persone. All’appello mancava proprio Mauro Sollai, che è stato rinchiuso nel carcere cagliaritano di Buoncammino e disposizione della magistratura.

Elia Sanna

In Primo Piano
La polemica

Pro vita e aborto, nell’isola è allarme per le nuove norme

di Andrea Sini
Le nostre iniziative