La Nuova Sardegna

VILLAURBANA. Un mese di disservizio per le Poste a Villaurbana, con la posta che arriva a singhiozzo. L’allarme è stato lanciato dal sindaco, Antonello Garau, che ha raccolto le segnalazioni di almeno una cinquantina di cittadini infuriati. In paese il postino non passa più regolarmente, ma solo per pochi giorni alla settimana e per consegnare unicamente le raccomandate. Il risultato, secondo quanto riportato dal primo cittadino, è che la posta non arriva praticamente più a domicilio, creando i prevedibili disagi e disguidi, a iniziare dai pagamenti delle utenze. «Sono furibondo e come me lo sono anche i cittadini di Villaurbana – ha esordito il sindaco –. Tanto più che la questione è stata gestita, o meglio non gestita, in modo vergognoso dalle Poste Italiane». Sarebbe infatti un muto silenzio la risposta che le Poste avrebbero dimostrato dopo la segnalazione di Antonello Garau. «Dopo vari tentativi di contatto telefonico, chiamate alle quali non ho mai ricevuto risposta, ho scritto alla direttrice Michela Dessì, che è responsabile per l’ufficio oristanese da cui dipendiamo anche noi, un’accorata lettera il 12 giugno, nella quale spiegavo come non è pensabile la discontinuità in un servizio essenziale – ha aggiunto ancora Garau –. Il risultato è che io non ho mai sentito la voce del direttore né è arrivata alcuna risposta scritta alla mia lettera ». Il primo cittadino ha avuto notizia che il suo non sarebbe l’unico Comune della periferia a essere incorso nello stesso tipo di disservizio. «Se fosse vero sarebbe doppiamente scandaloso – ha concluso –, si tratta di un dovere per le Poste garantire la consegna a domicilio della corrispondenza, e qualora non sia in grado di far fronte a questo servizio servirebbe almeno un’adeguata informazione alla cittadinanza, cosa che non è affatto avvenuta».

Caterina Cossu