La Nuova Sardegna

Oristano

Liste d’attesa lunghe e rimborsi lenti: coppia chiede aiuto

di Claudio Zoccheddu

San Vero Milis, marito e moglie affetti da diverse patologie Raccontano la lotta quotidiana per cercare di curarsi

05 giugno 2014
2 MINUTI DI LETTURA





SAN VERO MILIS. Potrebbe essere stata una svista, oppure un banale errore di calcolo. Una cosa è certa: Luigi Caria e sua moglie Francesca chiedono chiarezza sulle indennità che hanno maturato durante il mese di marzo e che non sarebbero state corrisposte dai servizi sociali del Comune.

In ballo ci sono i rimborsi sulle trasferte compiute da Luigi perché prescritte dai medici dell’ospedale di Padova, dove Luigi ha subito il trapianto di un rene. «Purtroppo a Oristano ci sono liste d’attesa che coprono lunghissimi periodi di tempo, anche cinque o sei mesi – spiega Luigi –. Io però non posso aspettare e sono costretto a fissare le visite dove è possibile che vengano eseguite secondo i tempi suggeriti dai dottori di Padova».

L’alternativa, dunque, è rappresentata da un centro medico a Sanluri. Non proprio dietro l’angolo per un uomo che, oltre al rene, ha subito anche il trapianto del pancreas. Inoltre, la spesa sostenuta non è di poco conto. Tanto che Luigi attende con ansia il rimborso: «Sono passati tre mesi e mi chiedo come sia possibile che i servizi sociali non abbiamo messo in conto le cifre che mi spettano di diritto, sia per i chilometri del viaggio sia per l’accompagnamento».

Una lamentela presentata ufficialmente anche in Comune martedì scorso, con una lettera protocollata il 3 giugno. Luigi Caria, anche tra le righe della missiva, lamenta il mancato pagamento di una quota mensile che le Regione destina a tutti i trapiantati: «Sono 69,72 euro al mese. A quanto mi risulta queste cifre sono state corrisposte ai pazienti nelle mie condizioni da tanti altri comuni della Sardegna. Come mai San Vero Milis è in ritardo anche su questo?».

La pazienza della coppia è quindi arrivata agli sgoccioli, tanto che Luigi Caria minaccia azioni legali: «Spero che il Comune risponda alle mie domande entro pochi giorni, diversamente sarò costretto a far tutelare i miei interessi da un avvocato».

La risposta del Comune è arrivata ieri mattina, attraverso la voce di una delle assistenti sociali, Gianna Putzolu: «A quanto mi risulta sono stati liquidati tutti i rimborsi per i viaggi sostenuti dalla coppia – ha detto l’assistente sociale –, ma se loro dicono di non aver ricevuto nulla faremo una verifica e se si è trattato di un errore sono sicura che verrà corretto in breve tempo».

Diverso, invece, il discorso sui fondi regionali: «Esistono dei regolamenti che dobbiamo rispettare e se i soldi non vengono trasferiti ai comuni non è certo colpa nostra», ha concluso l’assistente sociale.

In Primo Piano
Il caso

Sassari, palazzina pericolante: sgomberate dodici famiglie

di Paolo Ardovino
Le nostre iniziative