La Nuova Sardegna

Oristano

Litoranea riaperta, il turismo riprende fiato

Bosa, dopo la chiusura gli operatori economici avevano accusato immediatamente un calo degli affari

18 maggio 2014
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BOSA. Torna il sereno, e soprattutto il sorriso sul volto degli operatori turistici dopo la riapertura della litoranea Bosa-Alghero. La strada infatti il 26 aprile scorso venne chiusa con una ordinanza dell’area tecnica della Provincia di Sassari che, durante un sopralluogo, aveva individuato al Km 21 dei cedimenti in un grosso tubo metallico, che permette ad un ruscello di scorrere verso valle attraverso un alto terrapieno. La decisione aveva però scatenato in città più di un malumore, in particolare tra i pendolari che quotidianamente percorrono il tracciato nelle due direzioni per raggiungere il proprio posto di lavoro e gli studenti. Mentre sotto il profilo economico ad accusare maggiormente il colpo inferto dal mancato arrivo di turisti da Alghero erano stati gli operatori bosani. Con punte a soglia meno nei bilanci di ben oltre il 30 per cento, rispetto alla media degli incassi dello scorso anno e in una stagione che sembrava già regalare soddisfazioni, in alcuni casi.

Fatto che ha mobilitato amministratori e politici locali in una sorta di battaglia trasversale per accelerare quantomeno i tempi dell’intervento nella litoranea. Dopo una prova di carico eseguita sul tratto della provinciale 105 però, che ha determinato fortunatamente l’assenza di un pericolo immediato, i tecnici hanno riaperto la strada al traffico veicolare sabato scorso. Mentre al Km 21 resta il passaggio dei mezzi è a senso unico alternato. Il tutto in attesa della costruzione di una pista laterale che permetta di intervenire sul cilindro metallico e mettere finalmente in sicurezza la carreggiata.

«Da quando la strada è riaperta abbiamo ripreso a respirare. Nei giorni della chiusura era praticamente il deserto» racconta Angelo Gaetano Ibba, che gestisce una trattoria in piazza Corte Intro, nel cuore di Sa Costa.

Ma la differenza rispetto al periodo scorso è ben visibile anche a occhio nudo, visto che a Bosa hanno fatto nuovamente capolino i gruppi turisti che arrivano nell’isola grazie alle offerte dei voli low cost con scalo a Fertilia. Superata l’incognita a nord ovest sul fronte viario resto però un altro pesante fardello sul lato est delle strategiche direttrici viarie. Quello della chiusura della circonvallazione di Sindia, sulla statale 129 bis, che mette in collegamento la Planargia al Marghine, al nuorese ed alla statale 131.

Alessandro Farina

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