La Nuova Sardegna

Oristano

samugheo

La storia incrocia l’arte e la cultura

Successo per la manifestazione Zenìa. Mostra aperta sino a giugno

30 aprile 2014
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SAMUGHEO. Sa die de sa Sardigna è stata celebrata domenica nell’ambito della manifestazione Zenìa, per l'intreccio degli aspetti culturali, d’arte e di storia che hanno connotato l’evento ospitato nella sala convegni del Museo, mentre la mostra allestita nella sala espositiva resterà aperta sino al 1° giugno ospitando, nell’intermezzo, un’altra iniziativa che vedrà protagonisti due giovani artisti e a metà del mese di maggio l’incontro con le scuole per una due giorni di approfondimento.

Mentre si da conto della manifestazione, rigorosamente ancorata ad una riflessione sul tema della lingua sarda, gli organizzatori riscontrano le dichiarazioni dell’assessore regionale alla Cultura, Claudia Firino, che a proposito delle celebrazione de Sa die ha posto l’accento sugli aspetti linguistici e il coinvolgimento delle scuole intorno ai valori della ricorrenza.

Ed è quanto avvenuto a Samugheo attraverso l’etnomusicologo Fabio Calzia e la sua analisi con il rapporto tra gestualità ed espressioni linguistiche, le illustrazioni di Biasi, Figari e altri artisti, curate con simpatica e penetrante efficacia da Manuelle Mureddu, mentre di livello è stata la conversazione di Massimo Rosa che ha analizzato le varianti linguistiche di Samugheo nel contesto delle parlate dell’Arborense.

All’assessore comunale alla Cultura il compito di introdurre i lavori, mentre il direttore del Museo, Baingio Cuccu, ha presentato le opere di artisti Nicola Caredda, Gianni Casagrande, Gianluca Gelsomino, Narcisa Monni, Manuelle Mureddu, Gianni Nieddu, Vincenzo Pattosi e Giovanni Sanna.

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