Attentato incendiario contro le serre fotovoltaiche contestate a Narbolia
Il rogo doloso ha provocato gravi danni alle apparecchiature tecnologiche del complesso di proprietà cinese - FOTO
Il rogo doloso ha provocato gravi danni alle apparecchiature tecnologiche del complesso di proprietà cinese - FOTO
NARBOLIA. Gravi danni a un modulo elettrico dell'impianto di serre fotovoltaiche di Narbolia a causa di un incendio doloso appiccato durante la notte. Le fiamme, divampate alle 3, sono state spente dai vigili del fuoco del Comando provinciale di Oristano che hanno lavorato a lungo per mettere in sicurezza l'impianto di proprietà di una società cinese.
Il rogo ha interessato una struttura in muratura con tetto di legno all'interno della quale sono ospitate apparecchiature tecnologiche molto delicate per la gestione della energia elettrica prodotta dall'impianto.
La struttura è a poche decine di metri dalla strada provinciale, dalla quale è facilmente raggiungibile, e una parte, proprio quella dalla quale sarebbero partite le fiamme, risulta all'esterno della recinzione. Sul fatto indagano i carabinieri.
L’insediamento di Narbolia insiste su 64 ettari dei migliori terreni agricoli di Narbolia. Comprende 1.614 serre, alte 7 metri e grandi 200 metri quadri, che montano sui tetti 107.000 pannelli fotovoltaici. L’impianto, voluto dalla società Enervitabio, attualmente controllata dalla WinSun Group di Hong Kong, è stato contestato dal comitato S’Arrieddu, composto non solo da narboliesi, ma anche da molti cittadini provenienti da tutta la Sardegna, con il supporto di associazioni come Adiconsum, Italia Nostra e Wwf.