La Nuova Sardegna

Oristano

Uno Bianca, una cerimonia per la vittima

Uno Bianca, una cerimonia per la vittima

Messa e consegna della medaglia al valor civile a Umberto Erriu, il carabiniere ucciso dai killer

23 aprile 2014
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ORISTANO. Il 5 giugno l’Arma dei carabinieri compie duecento anni. Un compleanno speciale va festeggiato nel migliore dei modi e il migliore non poteva essere altro che quello di ricordare con una cerimonia particolare chi per la divisa ha dato la vita. Il Comando generale dell’Arma ha voluto ricordare, con diverse cerimonie che si sono poi celebrate in tante località d’Italia, i decorati dell'Arma. Anche Oristano l’ha fatto di fronte ai familiari e ai parenti, alle massime autorità dei carabinieri, alle rappresentanze dell’Arma oggi in Congedo e ai sindaci dei comuni in dove riposano le spoglie dei decorati.

Purtroppo Oristano è uno di questi luoghi, perché conta una vittima della feroce violenza assassina legata ad alcuni tra i più sanguinosi fatti di cronaca di fine Novecento in Italia.

Ieri mattina, nella chiesa di San Giovanni Evangelista è stata celebrata la messa, officiata dall’arcivescovo Ignazio Sanna che ha voluto così ricordare il carabinieri Umberto Erriu, ucciso in un conflitto a fuoco a Castel Maggiore in provincia di Bologna. Il suo nome è purtroppo legato ai delitti della Uno Bianca e dei sanguinari fratelli Savi delle cui armi rimase vittima durante il servizio. Successivamente alla messa, nel cimitero di San Pietro è stata deposta una composizione floreale sulla sua tomba, in coincidenza con il momento nel quale una guardia d'onore gli ha reso gli onori militari. Alla cerimonia accanto ai vertici dell’Arma regionale e provinciale, c’erano il sindaco Guido Tendas e una rappresentanza delle associazioni dell’Arma in congedo. Ai familiari di Umberto Erriu è stato consegnato un attestato di riconoscenza predisposto dal Comando Generale dell’Arma.

La commozione, nonostante siano passati 26 anni da quel 20 aprile del 1988, è stata ancora immutata. Il ricordo di quel che accadde a Castel Maggiore è infatti ancora vivo nella memoria collettiva non solo oristanese. Assieme al suo collega, Umberto Erriu aveva deciso di ispezionare una Uno Bianca, in tutto simile a quella che veniva utilizzata in Emilia Romagna per compiere rapine e delitti efferati. Il sospetto richiamò i due carabinieri nell’area di sosta di un supermercato, ma si trattava di una trappola. Una raffica di colpi uccise entrambi.

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