La Nuova Sardegna

Oristano

La replica a martinez

Tendas: «Trasparenti e imparziali». E valuta la querela

Tendas: «Trasparenti e imparziali». E valuta la querela

ORISTANO. «Trasparenza e imparzialità, ma anche partecipazione e condivisione. Sono le parole d’ordine che hanno ispirato l’azione di questa amministrazione sin dal suo insediamento. Per questo le...

20 aprile 2014
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ORISTANO. «Trasparenza e imparzialità, ma anche partecipazione e condivisione. Sono le parole d’ordine che hanno ispirato l’azione di questa amministrazione sin dal suo insediamento. Per questo le parole di Filippo Martinez sono da respingere con forza. I termini utilizzati sono offensivi non solo per me personalmente, ma lo sono soprattutto per l’istituzione e la città che rappresento e ho il dovere di tutelare. Posso anche far finta di nulla, non altrettanto l’ufficio legale del Comune che sta valutando l’opportunità di procedere con una querela per le gravi affermazioni di Martinez».

Ha fatto trascorrere alcuni giorni, poi il sindaco Guido Tendas, che ha la delega alla Cultura, ha deciso di intervenire sulla polemica avviata da Filippo Martinez sulla gestione della cultura. Sono esempio di trasparenza il festival Letture e visioni di Aldo Tanchis e le Lezioni di regalità individuale dello stesso Filippo Martinez.

Il bando per la pinacoteca è stato il pomo della discordia. Secondo il regista sarebbe stato tagliato su misura per il vincitore, ma le sua accuse trovano pronta risposta. «Per la nomina del direttore il dirigente ha predisposto un bando pubblico che richiedeva i requisiti oggettivi necessari per una struttura accreditata dalla Regione: competenza ed esperienza documentate – spiega Guido Tendas –. Se il bando avesse escluso l’esperienza, allora si sarebbe potuto parlare di abito confezionato per un candidato che non avrebbe potuto esibire nessuna esperienza documentata».

Anche sulla gestione del teatro San Martino c’erano stati parecchi attriti. «Martinez lo definisce ingenerosamente uno sberleffo, sottovalutando il contributo in un solo anno di vita, dopo mezzo secolo di chiusura. Ha totalizzato oltre 150 giornate con 13 mostre, 7 eventi culturali e letterari, 4 teatrali e musicali, 7 incontri per la promozione del territorio da parte di aziende cittadine», ribatte Guido Tendas.

Quindi era finita nel mirino la gestione del Garau. «Il teatro così come tutti gli altri della Sardegna, ad eccezione dei teatri stabili, può contare su una dotazione che può essere integrata da chi organizza gli eventi – replica il sindaco –. Dispone di cinque americane motorizzate, elettrificate e collegate a una centrale di smistamento luci e di un impianto di illuminazione di base a disposizione di tutti. Nego il monopolio del service da parte del direttore tecnico che per il Comune svolge esclusivamente quel ruolo, non quello di direttore artistico. Chi sostiene il contrario ha il dovere, non solo il diritto, di segnalare anomalie».

Infine la Sartiglia. «A Martinez e altri può legittimante non piacere – conclude Guido Tendas – ma è una manifestazione che è capace di portare in città, in bassa stagione, 120mila persone. Martinez, che non ama le scuderie nel centro e preferisce sporcarsi le scarpe per recarsi in campagna, dovrebbe ricordarsi che una delle scuderie storiche si trova in piazza Mariano».

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