La Nuova Sardegna

Oristano


Monte Prama, per i turisti nessuna informazione

di Claudio Zoccheddu
Monte Prama, per i turisti nessuna informazione

Cabras, negli alberghi dell'oristanese non c'è materiale sulla mostra, al museo mancano dépliant e opuscoli sui Giganti

20 aprile 2014
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CABRAS. Doveva essere la Pasqua dei Giganti di Monte Prama. Una rinascita simbolica per le statue ritornate in laguna dopo un’assenza di quarant’anni che avrebbe dovuto fare il paio con la risurrezione del turismo nell’oristanese. Due obiettivi che non sono stati raggiunti, perlomeno se si considerano la statue come attrazioni in grado di focalizzare anche le attenzioni e la curiosità di chi non vive in Sardegna e che con l’Isola non ha nulla a che fare. I turisti che arrivano in provincia di Oristano per il ponte di Pasqua, pochissimi a dire il vero, non sanno nulla di quello che sta succedendo nel piccolo museo civico della cittadina lagunare e non sanno nulla nemmeno dei giganti.

La colpa è di una promozione istituzionale pressoché inesistente e del tutto incapace di guardare oltre le mura di casa. Lontano dalla Sardegna, infatti, i giganti di Mont’e Prama sono degli illustri sconosciuti. «C’è tempo, questo è solo l’inizio», hanno ripetuto come un mantra gli amministratori e gli archeologi della soprintendenza impegnati nella faccenda. Difficile dargli torto, il tempo non manca, ma intanto il progetto del museo diffuso è partito sotto il segno dell’improvvisazione. Un dettaglio che certo non sfugge ai pochi che, per caso o per passione, arrivano a Cabras partendo da località lontane dalla Sardegna. A un mese dall’inaugurazione manca ancora qualsiasi tipo di pubblicità e anche solo raggiungere la laguna continua essere un problema per chi non conosce la geografia della Sardegna. Figurarsi, poi, rintracciare il museo.

Qualcuno, però, ce l’ha fatta nonostante le difficoltà dettate dall’assenza di indicazioni stradali e della cartellonistica pubblicitaria. E il fascino dei giganti, c’è da scommetterci, ha rapito anche loro. Così come il nulla che circonda le statue. Brochure, libri, pubblicazioni fotografiche e merchandising sono in lista d’attesa e per ora non ci sono tracce di quello che generalmente si trova in tutti i musei del mondo.

Gli unici ricordi che si possono portare via da Cabras sono la bellezza delle statue e qualche foto del gigante Efis, il più suggestivo tra i sei esposti in laguna. Chi invece capita in zona per altri motivi non trova nulla ad attenderlo. I maggiori alberghi della provincia sono stai tagliati fuori dalla promozione del complesso scultoreo: «Materiale promozionale e informativo sui giganti? Mi spiace, non abbiamo ricevuto nulla», spiega Cristina dell’Horse Country Resort, l’ex Ala Birdi. A Oristano la musica non cambia: «Per ora non abbiamo ricevuto niente», dice Giuliana dell’hotel Mistral 2, «siamo noi che mettiamo al corrente i clienti. Diversamente, non ne saprebbero nulla». Al Palace Hotel Mariano IV risponde Andrea: «Le uniche informazioni che abbiamo sono quelle che leggiamo sui giornali».

Anche gli alberghi di Cabras sono nella stessa situazione: «Consigliamo la visita al museo, ma non abbiamo ricevuto materiale promozionale», conferma Paola dell’albergo diffuso Aquae Sinis. Le risposte di Anna, receptionist dell’hotel Villa Canu, sono più o meno le stesse: «Siamo noi a mettere i clienti sulle tracce dei giganti».

I giganti, d’altronde, hanno aspettato quarant’anni prima di ritornare al centro dell’attenzione in una storia in cui, fino a oggi, l’unica cosa che non è mai mancata è stato proprio il tempo.

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