La Nuova Sardegna

Oristano

Società in house, a rischio 40 posti

Società in house, a rischio 40 posti

Ghisu (Pd): per i lavoratori della ditta della Provincia stipendi fino al 30 aprile

12 aprile 2014
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ORISTANO. Dal 1 maggio i 40 dipendenti della Spo, la società in House della Provincia, rischiano di restare senza stipendio. Ma non è l’unica brutta notizia che riguarda il futuro di lavoratori la cui attività è connessa con l’ente di via senatore Carboni: tagli in vista riguardano il servizio di portierato e di pulizia. Lo denuncia il consigliere provinciale del Partito Democratico Battista Ghisu, che già qualche mese fa aveva sottolineato come in cassa ci fossero soltanto 500mila euro, un terzo rispetto a quanto richiesto dal dirigente del settore per far funzionare la società. «Con una comunicazione indirizzata al presidente della Provincia e al dirigente della programmazione la società avrebbe dichiarato che i soldi bastano per tutto il mese di aprile e che dal 1 maggio tutte le attività relative alle manutenzione degli edifici scolastici, degli stabili della Provincia e ogni altra attività verrà interrotta se non perverranno i finanziamenti necessari», dice Ghisu. I 500mila euro sono serviti per mandare avanti l'attività, compreso il pagamento delle 40 buste paga sino al 30 aprile. L’allarme lanciato da Ghisu è però «caduto nel vuoto da parte del presidente e della giunta provinciale che non può assolutamente trincerarsi dietro ai tagli ingiusti operati dal Governo e dalla Regione. Qui occorre preoccuparsi perché i lavoratori e le loro famiglie sono sull'orlo della disperazione», prosegue il consigliere Pd.

Ma non è la sola notizia negativa. «Il dirigente del settore appalti della Provincia è stato costretto per via della mancanza di fondi a inviare una lettera alle società del portierato e delle pulizie annunciando pesantissimi tagli dal 1 maggio 2014. Per il portierato è stato comunicato un taglio dell'80,71% delle risorse che significa mandare a casa 7 lavoratori su 9 impegnati. Nei giorni scorsi è stato ancora comunicato il taglio del servizio pulizie che interessa 18 lavoratori. Anche qui un taglio del 60% delle risorse che passano dalle 29 mila euro mensili circa a 12 mila. Dal 1 maggio la Fulgens Srl di Cagliari, che ha in appalto il servizio pulizie, ridurrà il personale del 60% o decurterà gli stipendi da fame che si aggirano tra le 350 e 460 euro costringendo i lavoratori a rimetterci di tasca con le spese della benzina per raggiungere il posto di lavoro». C’’è poi il problema dei 40 disinfestatori che non sono stati più assunti. «Il quadro è allarmante: si tratta di 108 lavoratori della Provincia di Oristano che hanno perso o perdono il posto di lavoro per colpa di una politica sorda e miope che non è stata in grado di programmare nemmeno la difesa dei posti», sottolinea Ghisu. La proposta è che si utilizzino i fondi accantonati sul bilancio per contenziosi con i disinfestatori, e che rimodulati hanno portato a liberare risorse per un milione e mezzo di euro. «Riesce la Provincia a dirottarle per risolvere questi problemi? Di questo occorre che qualcuno spieghi perché si tengono fermi questi quattrini e a chi servono. Non c'è più tempo da perdere altrimenti se non si è in grado di affrontare e risolvere queste situazioni di profonda crisi si abbia il coraggio di rassegnare le dimissioni e di andare tutti a casa», conclude Ghisu

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