La Nuova Sardegna

Oristano

BOSA

Bilancio di fine mandato in aumento le criticità

Bilancio di fine mandato in aumento le criticità

BOSA. È tempo di bilanci per l’amministrazione Casula. Non solo politici, considerata la relazione di fine mandato imposta dalla normativa vigente. Per quanto riguarda il comune di Bosa quindi dal...

11 aprile 2014
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BOSA. È tempo di bilanci per l’amministrazione Casula. Non solo politici, considerata la relazione di fine mandato imposta dalla normativa vigente. Per quanto riguarda il comune di Bosa quindi dal 2009 al 2014, visto che si vota a maggio. Numerosi i dati contenuti nelle ventisei pagine della relazione. A partire dai dati sulla popolazione: un meno 76 residenti tra il 2009 ed il 2013. Particolarmente analitica la tabella della Situazione di contesto interno/esterno con le voci di criticità e le soluzioni realizzate nelle varie aree di servizio: finanziaria, polizia municipale ecc. Mentre per quanto riguarda i parametri obiettivi di cui la normativa tiene conto per l’accertamento della condizione di ente strutturalmente deficitario”, dai 4 positivi del 2009 si passa ai 2 su 10 del fine mandato. In costante aumento sono gli atti adottati dal consiglio comunale, dai 49 del 2009 ai 66 del 2013, e della giunta municipale, 208 atti nel 2013 a fronte degli iniziali 117. Praticamente invariate le varie aliquote (Ici/Imu), salvo per gli aumenti e adeguamenti imposti dalla normativa nazionale. Mentre significativi appaiono i prelievi sui rifiuti: con le relative tasse che passano da una copertura locale dell’80% nel 2009 all’89% nel 2013. Positivi i dati del ciclo dei rifiuti: la raccolta differenziata passa dal 20 al 60% nel fine mandato.

Interessante il parametro sulle somme degli investimenti programmati o impegnati, nettamente in calo i primi, in ascesa i secondi. I tempi medi di rilascio delle concessioni passano dai 90 giorni del 2009 agli attuali 180. Segue quindi la dettagliata parte relativa alla situazione economico finanziaria. Il revisore dei conti, sottolineati gli aspetti relativi alla notevole produzione e incertezza sulla normativa nazionale e regionale parla espressamente di «Conseguente ingessatura dell’azione amministrativa e sfiducia diffusa negli organi politici e nelle risorse umane per l’incertezza e la pochezza delle azioni possibili in un sistema operativo complesso». Premesso che l’ente ha rispettato comunque il patto di stabilità e la riduzione di indebitamento e spesa del personale, il revisore sottolinea che «L’uso ricorrente dell’anticipazione di tesoreria, elemento di criticità negli ultimi esercizi per situazioni contingenti» e oggetto di rilievo della Corte dei Conti della Sardegna «È allo stato attuale superato per effetto della riscossione coattiva nei confronti della Società Abbanoa». Anche se «Rimane critica sul fronte equilibri finanziari la presenza di alcuni debiti fuori bilancio derivanti da sentenze esecutive per importi certamente significativi», rispetto ai quali è in corso di studio la fonte di copertura.

Alessandro Farina

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