La Nuova Sardegna

Oristano

Maxi-bolletta dell’acqua, condannata Abbanoa

di Simonetta Selloni
Maxi-bolletta dell’acqua, condannata Abbanoa

Chiesti oltre 8mila euro ad un utente di Baratili: consumi abnormi per 3 mesi. Il gestore aveva comunque notificato il preavviso di distacco, bloccato dal giudice

26 marzo 2014
2 MINUTI DI LETTURA





BARATILI SAN PIETRO. Può, una famiglia composta da due persone, consumare 2506 metri cubi d’acqua in un arco di tempo di tre mesi e mezzo? Non può; perché l’impianto idrico che avrebbe erogato questa abnorme quantità d’acqua, è in grado di erogare al massimo 4 litri d’acqua al minuto e non 16 al minuto, necessari per giustificare i consumi che Abbanoa ha addebitato a una famiglia di Baratili San Pietro. Abbanoa ha notificato alla signora Eligia Enna, di Riola Sardo ma residente a Baratili, una bolletta di 8.544,88, di cui oltre seimila riguardanti il periodo compreso tra il 31 dicembre 2010 e il 18 aprile 2011. Ne è seguito un carteggio nel quale l’utente ha contestato la sussistenza di questi consumi abnormi, tali per stessa ammissione di Abbanoa, che però non solo ha continuato a esigere il credito, ma anche notificato (a gennaio) la sospensione della fornitura idrica. Ma la titolare dell’utenza, attraverso l’avvocato Maria Luisa Enna, ha presentato un ricorso al tribunale civile di Oristano il quale qualche giorno fa, con una ordinanza (giudice Riccardo Ponticelli), ha dato ragione all’utente, intimando al gestore di non sospendere l’erogazione idrica alla signora Enna, condannando inoltre Abbanoa alla rifusione delle spese per 1.669,24 euro.

La vicenda è iniziata nel gennaio 2013. Abbanoa aveva segnalato a Eligia Enna che nel periodo compreso dal 31 dicembre 2010 al 18 aprile 2011 i suoi consumi risultavano molto più elevati del solito, chiedendo quindi un controllo nell’impianto. Il controllo dell’utente non aveva però rilevato irregolarità; il problema era quindi da ricercare in qualche problema nel contatore, tanto che la signora Enna aveva chiesto che lo si escludesse quale strumento di misurazione.

Risposta di Abbanoa: una fattura con la richiesta di 8.544,88 euro per quel periodo. Eligia Enna aveva presentato ricorso, evidenziando che il contatore era stato sostituito dopo il 18 aprile 2011 (senza che lei fosse presente) e il calcolo dei consumi a far data dal 19 aprile 2011 era tre volte inferiore rispetto a quello indicato nella bolletta contestata. Ma di queste precisazioni, Abbanoa non ha tenuto conto, inviando solleciti di pagamento, e il preavviso di distacco.

Dall’ordinanza del tribunale, si evince che, con tutta probabilità, il problema risiede nel vecchio contatore, la cui sostituzione ha dato evidentemente il via a un errore di rilevamento. Visto che i consumi sono tornati nella norma con il nuovo apparecchio. Ora Abbanoa dovrà pagare le spese.

In Primo Piano
I soccorsi

Olbia, si schianta con il suv contro tre auto parcheggiate

Le nostre iniziative