La Nuova Sardegna

Oristano

Mandriola, scivolo chiuso con ordinanza del sindaco

di Claudio Zoccheddu
Mandriola, scivolo chiuso con ordinanza del sindaco

San Vero Milis, l’amministrazione interviene con un atto formale sull’accesso Il luogo è al centro della lotta tra ricciai locali e cagliaritani: tutti si sposteranno

23 marzo 2014
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SAN VERO MILIS. Come ogni telenovela che si rispetti, anche quella dello scivolo di Mandriola si aggiorna di giorno in giorno. Dopo la tensione registrata nei giorni scorsi, e le iniziative di chi ha bloccato l’accesso allo scivolo nelle maniere più disparate, è arrivato uno stop istituzionale che impedisce l’accesso allo scivolo e alla zona circostante. L’ultima novità in riva al mare di Capo Mannu porta la firma del sindaco, Flavia Adelia Murru, anche se nelle copie affisse sulle transenne e sui cartelli di divieto sistemati dagli operai del comune spicca solo il divieto, la date e il numero del documento che ha reso off limits una degli angoli più caldi, dal punto di vista dell’ordine pubblico, di tutta la costa sanverese.

Lo scivolo di Mandriola, di fatto, è stato chiuso dall’ordinanza numero 27 emanata il 21 marzo che vieta l’accesso, il transito e la sosta nello spiazzo davanti allo scivolo. Una presa di posizione che, anche se indirettamente, impedisce l’accesso allo scivolo, comunque ancora bloccato dalla terra e dai blocchi di cemento.

Una copia dell’ordinanza è stata affissa anche sul molo in metallo sistemato a pochi metri dallo scivolo, una struttura da cui sembra che manchino due dei tiranti che la tengono ancorata alla terra ferma. Dunque, dopo la terra e i blocchi di cemento, questa volta i pescatori di ricci dovranno adeguarsi all’imposizione del sindaco che, per motivi non meglio specificati, ha chiuso la zona dello scivolo fino a data da destinarsi.

Una fuga in avanti che non è stata commentata dal sindaco e che potrebbe rimandare anche i problemi di ordine pubblico con cui avevano imparato a convivere gli abitanti delle borgate.

Senza la possibilità di accedere alla struttura, e quindi al mare, i pescatori di ricci che ogni giorno arrivano da Cagliari saranno costretti a cambiare la meta dei loro viaggi. Perlomeno fino a quando lo scivolo non ritornerà agibile. Alla stessa maniera si dovranno comportare i pescatori oristanesi che, dalla loro, hanno la conoscenza approfondita delle coste dell’oristanese che permette di sopperire alla chiusura dello scivolo.

I cagliaritani, come annunciato durante le manifestazioni di protesta davanti allo scivolo, potrebbero optare per lo scivolo di Marceddì, nel terralbese. Una scelta che sposterebbe tensioni e problemi qualche chilometro più a sud.

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