La Nuova Sardegna

Oristano

Acqua torbida e colorata, vietato berla

Acqua torbida e colorata, vietato berla

Ordinanza del sindaco per il capoluogo, ma le alterazioni riguardano anche Bauladu, Tramatza, Siamaggiore e Solarussa

06 marzo 2014
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ORISTANO. Incolore, insapore, inodore. Il rispetto dei parametri dettati dall’Abc dell’acqua, senza addentrarsi nei dettagli chimico-fisici, rendono il liquido adatto agli usi umani. Ma da ieri l’acqua che sgorga dai rubinetti di Oristano e delle frazioni, oltre che nei comuni di Bauladu, Tramatza, Siamaggiore e Solarussa, ha perso per strada una, o per meglio dire due, delle caratteristiche che ne consentono l’utilizzo a scopi potabili. È infatti aumentata la colorazione ma anche il grado di torbidità, e di conseguenza, grazie alle verifiche dell’ente gestore – Abbanoa – e del servizio igiene degli alimenti e nutrizione (Sian) dell’Asl di Oristano, ne è stata dichiarata la non conformità per scopi potabili e alimentari. A Oristano il sindaco Guido Tenda con un’ordinanza ha vietato l’utilizzo dell’acqua a scopi potabili e alimentari, se non dopo la bollitura. La si può invece utilizzare per scopi igienici, e per la pulizia personale, lavaggio dei denti compreso. Analogo provvedimento, ad emetterlo devono essere i sindaci, dovrebbe riguardare gli altri comuni interessati.

Ma cosa è successo? Quello che accade quando la fonte di approvvigionamento dell’acquedotto è una sorgente, la cui acqua, per le abbondanti e continue piogge, aumenta di torbidità. L’unica fonte di approvvigionamento dell’acquedotto di Oristano è l’acqua delle sorgenti di Santu Lussurgiu, dove in questi giorni – come un po’ in tutta l’isola –le piogge sono state abbondanti e continue, al punto da provocare un intorbidimento delle acque. Non si tratta di parametri visibili se non strumentalmente, ma la costante verifica alla quale le acque per il consumo umano vengono sottoposte ha fatto emergere l’alterazione del colore e del grado di torbidità e ha messo in moto il meccanismo dei divieti. Nessuna alterazione sotto il profilo chimico e organolettico; una situazione piuttosto prevedibile, in considerazione delle abbondanti piogge, che dovrebbe rientrare però nei prossimi giorni.

Dopo il picco di alterazione raggiunto ieri, infatti, già da oggi e ancora di più da domani la situazione dovrebbe normalizzarsi. Anche per l’attenuazione della pioggia, c’è da attendersi un graduale procedimento di ripristino dei valori ordinari. L’acqua delle sorgenti, praticamente, si ripulirà da sola. Naturalmente saranno necessari nuovi accertamenti: Abbanoa ha già predisposto il monitoraggio costante e trasmetterà i dati al servizio Sian della Asl. E anche nel momento in cui tutto tornerà alla norma, saranno le controanalisi Asl a dare il via libera all’utilizzo per scopi potabili. Solo a quel punto sarà revocata l’ordinanza. Quando cioè sarà certificato il ritorno ai requisiti che anche il profano conosce: incolore, insapore, inodore.(si.se.)

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