La Nuova Sardegna

Oristano

Gal Terre Shardana, il presidente Solinas lascia la poltrona

di Elia Sanna

I suoi colleghi ne avevano chiesto le dimissioni Gestione sotto accusa, il buco nei bilanci sfiora il milione

01 marzo 2014
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ABBASANTA. Le dimissione del Presidente e un nuovo consiglio di amministrazione per il “Gal Terre Shardana”. Lo ha annunciato lo stesso Antonello Solinas nel corso della riunione sei soci svoltasi ieri al centro servizi Losa di Abbasanta. A chiedere le dimissioni del presidente del gal sono stati i sindaci di Santu Lussurgiu, Emilio Chessa e di Sedilo Umberto Cocco. Tra 20 giorni dovrebbe svolgersi il nuovo incontro dei soci per eleggere il nuovo Cda. A creare nuovo imbarazzo tra i soci, privati ed amministratori, è stata la requisitoria sull'analisi delle spese del Gal fatta dal dirigente dell'assessorato dell'Agricoltura Mariuccia Sanna. La rappresentante della Regione ha ammesso che la rendicontazione presentata da Gal presenta numerose anomalie e lacune e gran parte delle spese non sarebbero state neppure ammissibili. È stato sottolineato che solo nel “Gal Terre Shardana” si è verificata una situazione di queste genere mentre gli altri Gruppi di Azione Locale hanno rispettato ampiamente le disposizioni della Regione. Il dirigente ha ribadito una ampia carenza di trasparenza nella gestione delle risorse pubbliche. Secondo quanto si è appreso attualmente il Gal avrebbe un buco di Bilancio di oltre 800mila euro. In tanti ieri mattina si sono chiesti chi dovrà ora pagare questo debito che andrà ad incidere pesantemente sul futuro del Gal. Per Emilio Chessa è quanto mai indispensabile rimettere le cose in ordine ed eleggere al più presto un nuovo consiglio di Amministrazione. Per il sindaco di Santu Lussurgiu si è persa una grande occasione per rilanciare le zone interne con i progetti che i privati ed il pubblico avevano predisposto per il rilancio di quelle comunità, oggi più che mai condizionate dalla grave crisi economica. Sulla stessa posizione anche il sindaco di Busachi, Giovanni Orrù il suo collega di Bidonì Silvio Manca, l'assessore del comune di Aidomaggiore Renato Atzori. Era stato il sindaco di Sedilo, Umberto Cocco, con un documento durissimo, inviato alla Nuova Sardegna, a denunciare la grave situazione nella quale si trovava da mesi il Gal “Terre Shardana”. Aveva ricordato come gli uffici del Gal erano stati chiusi dopo l'abbandono del direttore e degli impiegati. Mentre i bandi già vinti dai Comuni e dalle Unioni dei Comuni, per svariati milioni, erano stati lasciati senza esito. Lo stesso Cocco aveva sollecitato l'immediato intervento della Regione per fare luce sulla mancata rendicontazione delle spese. Insomma c'era il rischio concreto che il Gal potesse anche fallire a causa di una gestione poco trasparente. Da quel momento era scattata la protesta di altri amministratori che ieri hanno chiesto la testa del presidente Antonello Solinas.

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