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Oristano

Sartiglia di Oristano, divieto di bottiglia in vigore per 3 giorni

Sartiglia di Oristano, divieto di bottiglia in vigore per 3 giorni

Il sindaco ha emesso un’ordinanza che proibisce dal 2 al 5 la vendita di bevande in contenitori di vetro

26 febbraio 2014
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ORISTANO. Mugugnano i titolari di bar e ristoranti, protesta gli ambulanti: la Sartiglia è occasione di visibilità e di guadagno per molti e tutti vorrebbero sfruttare il al massimo l’occasione. C’è però un’ordinanza del sindaco Guido Tendas che, se applicata alla lettera, creerà un bel po’ di problemi a negozi, market, bar. L’ordinanza stabilisce che dalle 8 di domenica 2 marzo alla stessa ora di mercoledì 5 «è vietata la vendita per asporto di bevande contenute in bottiglie o confezioni di vetro».

Seguendo alla lettera l’ordinanza un turista che dovesse arrivare a Oristano nei giorni della Sartiglia e che, dopo aver degustato il mirto in qualche ristorante, decidesse di acquistarne una bottiglia in una vineria o in un market, non potrebbe farlo. Oppure dovrebbe attendere le 8 e un minuto del 5 marzo.

Davide Orro, titolare dell’omonima azienda di Tramatza, che in occasione della manifestazione equestre allestisce uno stand dove propone i prodotti della cantina di famiglia (ovviamente in bottiglie di vetro, è indignato: «È pazzesco: divieto di vendere bevande in confezioni di vetro? Ma hanno idea di cosa significhi? E allora un barattolo di miele o uno di olive può fare meno danno se viene lanciato?» Davide Orro si fa portavoce di un malumore diffuso tra i commercianti del settore.

L’iniziativa del Comune parte da un’intenzione lodevole: diminuire il rischio di incidenti e cercare di controllare un uso eccessivo di alcolici, soprattutto da parte di giovani e giovanissimi. «L’abbandono incontrollato e la rottura del vetro nei luoghi della manifestazione e nelle sue vicinanze – si legge nell’ordinanza – oltre a essere difficilmente eliminabile, potrebbe costituire per un lungo periodo un rischio concreto per l’incolumità pubblica».

Il sindaco ricorda le norme che gli consentono un intervento così drastico. La legge attribuisce al primo cittadino «il potere di adottare provvedimenti urgenti al fine di prevenire e eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana» e un decreto ministeriale «prevede il potere del sindaco di intervenire per prevenire fenomeni di violenza legati all’abuso dell’alcool e le situazioni in cui si verificano comportamenti quali il danneggiamento al patrimonio pubblico e privato».

«Se hanno paura degli eccessi, perché non presidiano e controllano le zone più a rischio? Tanto si sa bene quali sono», aggiunge ancora Davide Orro.

Niente bottiglie in vetro, quindi: birra e altri alcolici (o qualsiasi altro tipo di bevanda) potranno essere somministrati solo con bicchieri di plastica o lattine (nell’ordinanza non si fa cenno a questa tipologia, infatti). Chi non rispetterà l’ordinanza rischia una sanzione amministrativa d’importo variabile tra i 25 e i 500 euro.

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