La Nuova Sardegna

Oristano

In cassa 266mila euro per cancellare l’amianto

di Michela Cuccu
In cassa 266mila euro per cancellare l’amianto

Fruttuosa la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà Il Comune avvia anche un programma di risparmio energetico per le case private

15 febbraio 2014
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ORISTANO. Il Comune incassa 266mila euro dalla trasformazione in diritto di proprietà delle aree in diritto di superficie e dalla rimozione dei vincoli degli immobili e li mette a disposizione per la bonifica dell’amianto e la realizzazione di interventi di risparmio energetico e impianti ad energia solare. Tutto per gli edifici privati, si tratti di abitazioni o di strutture commerciali e artigianali.

Probabilmente è il primo Comune in Italia a fare un’operazione di questo tipo e non è escluso che l’iniziativa abbia un seguito anche negli anni futuri. Questo è l’auspicio dell’assessore al Bilancio, Giuseppina Uda, che ha illustrato le due iniziative che scaturiscono da due delibere della giunta comunale. La prima, per la riqualificazione e il risparmio energetico, consentirà di ottenere i contributi sotto forma di crediti di imposta per Tares, Tosap, Imu e le altre tassazioni comunali che potrebbero essere stabilite dallo Stato, fra il dieci e il 25 per cento delle spese che riguardano coibentazione di pareti verticali, tetti e solai, ma anche la sostituzione di infissi e serramenti e l’installazione di impianti solari termici. A disposizione ci sono poco meno di 117mila euro, derivanti dalla prima fase della trasformazione dei diritti di proprietà, che, fino a oggi ha riguardato 170 immobili. Per ottenere i contributi bisognerà presentare domanda, a intervento concluso, al Comune entro il 31 ottobre.

Più consistente è invece lo stanziamento sulla bonifica dell’amianto. In questo caso si tratterà di veri e propri benefici economici, fino ad un massimo di cinquemila euro, sulle spese sostenute per progettazione, ponteggi e sicurezza, bonifica, trasporto, recupero e smaltimento in discarica. In questo caso i tempi di presentazione delle domande sono più ristretti: dovranno infatti pervenire al Comune entro il 31 maggio.

«La cifra stanziata per la bonifica dell’amianto – fa notare l’assessore Giuseppina Uda – è consistente. Basti pensare che la Provincia ha ottenuto dalla Regione 400mila euro che però vanno distribuiti sull’intero territorio. Nel nostro caso interverremo solo nel nostro Comune». Sia l’assessore che il sindaco Guido Tendas hanno voluto rimarcare l’importanza delle due iniziative «che rappresentano un importante punto di partenza per la riqualificazione del patrimonio immobiliare, senza distinzioni fra pubblico e privato».

Riqualificazione che parte dunque dalla bonifica degli edifici e dagli interventi sul risparmio energetico. Iniziative che potrebbero, a giudizio degli amministratori comunali, contribuire al rilancio dell’economia locale «creando opportunità di lavoro per le imprese – ha detto l’assessore al Bilancio – con un alto impatto in termini di Pil». Intanto già si pensa ad iniziative analoghe per il rifacimento delle facciate.

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