Fucilata al compagno di caccia è scontro tra i consulenti
SANTU LUSSURGIU. L’eco della tragica fucilata mortale è lontano. In udienza risuonano però le parole del consulente della difesa che ha provato a smontare quelle del consulente dell’accusa. Dopo...
SANTU LUSSURGIU. L’eco della tragica fucilata mortale è lontano. In udienza risuonano però le parole del consulente della difesa che ha provato a smontare quelle del consulente dell’accusa. Dopo diversi testimoni che si sono succeduti nelle loro deposizioni di fronte al giudice monocratico Anna Rita Murgia, ieri mattina, ci si è concentrati sulle parole del dottor Francesco Paribello.
Il consulente chiamato a deporre dagli avvocati difensori, Antonella Piredda e Pasquale Ramazzotti, ha confutato le tesi del dottor Roberto Demontis raccontando una dinamica diversa dell’incidente di caccia che costò la vita al sanverese Mario Puliga. Sul banco degli imputati siede il suo compagno di battuta, Albino Lotta, accusato di omicidio colposo per aver esploso la fucilata che colpì Mario Puliga al fianco.
La compagnia di caccia grossa era impegnata sulle pendici delle colline del Montiferru, a ridosso della strada provinciale 19, tra Santu Lussurgiu e Cuglieri. Mario Puliga, i cui familiari si sono costituiti parte civile assistiti dagli avvocati Mario Gusi e Antonio Tola, era uno dei battitori della compagnia, mentre Albino Lotta era una “posta”. La sua colpa sarebbe stata proprio quella di essersi allontanato dal luogo che gli era stato assegnato e così quando fece fuoco per abbattere la preda, il pallettone andò a colpire proprio Mario Puliga.
Il dottor Francesco Paribello, a differenza di quanto aveva fatto il dottor Roberto Demontis, ha sostenuto che sarebbe impossibile stabilire la posizione di Albino Lotta al momento dello sparo e accertare da quale fucile fosse partito il colpo mortale. Parole che ovviamente rendono indispensabili ulteriori approfondimenti e così il pubblico ministero Daniela Caddeo ha chiesto e ottenuto che nella prossima udienza ci sia un confronto in aula tra i due consulenti per verificare quale ricostruzione risponda al vero. Si prosegue il 18 giugno e il 14 luglio per la sentenza. (e.c.)