La Nuova Sardegna

Oristano

Un dentifricio del 1987 tra gli aiuti agli alluvionati

di Claudio Zoccheddu
Un dentifricio del 1987 tra gli aiuti agli alluvionati

Una famiglia di Solarussa ha trovato due “reperti” all’interno di uno scatolone Facevano parte dei pacchi con generi di prima necessità consegnati agli sfollati

29 gennaio 2014
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SOLARUSSA.. Quando sono stati prodotti, il muro di Berlino era ancora in piedi. I due tubetti di dentifricio rinvenuti in uno degli scatoloni destinato agli sfollati dell’alluvione del 18 novembre hanno la stessa età del primo episodio di Beautiful, la famosa soap opera trasmessa per la prima negli Stati uniti quando il presidente era Ronald Reagan.

Le due confezioni di Az15 facevano parte del preparato numero 356 commercializzato dalla Pierrel nel luglio del 1987 e incredibilmente recapitato a casa della signora Franca, a Solarussa, nei giorni del ciclone Cleopatra.

“Lo scatolone conteneva prodotti per l’igiene intima che mi sono stati consegnati dopo l’alluvione – ha detto ieri Franca Tronci – non ricordo se l’ho preso dal centro di raccolta degli aiuti, allestito nel vecchio mattatoio, oppure se mi era stato consegnato a casa dai volontari”.

In un modo o nell’altro, i due reperti di antiquariato dentale sono arrivati a casa di Franca e sono rimasti inutilizzati fino a qualche giorno fa: “Era finito il dentifricio e mia figlia mi ha ricordato quei due tubetti nel fondo della scatola. Li abbiamo usati e ci siamo accorti che pizzicavano la lingua”. Un effetto collaterale difficile da associare alla categoria.

Per togliere i dubbi è stato sufficiente decifrare le date riportate sulle confezioni. Nonostante la stampa fosse scolorita, il risultato della rapida ispezione è stato stupefacente: “Luglio 1987. Roba da non credere, i due tubetti erano stati commercializzati ventisette anni fa”, ha commentato sbigottita Franca che ovviamente ha conservato i due reperti. I dentifrici, in effetti, non hanno data di scadenza ma il loro consumo, sempre che siano sigillati, è consigliato entro i trenta mesi successivi alla produzione. Le due confezioni di Az15, dunque, dovevano essere consumate prima della fine del 1989.

Qualcuno ha invece pensato di prolungarne la scadenza fino a che non si è presentata l’occasione di liberarsi dei due vecchi tubetti gettandoli tra gli aiuti destinati agli sfollati di Solarussa, dove 130 case erano appena finite sott’acqua.

Un gesto di finta carità che certo non passerà alla storia della solidarietà umana, ma che ha fatto riflettere i destinatari del dono venuto dal passato: “Chi lo sa, il pacco potrebbe arrivare da un farmacista che ha approfittato dell’occasione per dare una ripulita agli scaffali. Quel tipo di dentifricio si vendeva solo in farmacia”. E probabilmente non era un prodotto troppo ricercato per i “sorrisi” dell’epoca.

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