Muore d’infarto durante la caccia grossa
GENONI. Stavano decidendo dove posizionare gli uomini di posta, quando un malore ha raggiunto uno dei cacciatori impegnati nella battuta nei monti del Sarcidano. È successo quando, col fucile in...
GENONI. Stavano decidendo dove posizionare gli uomini di posta, quando un malore ha raggiunto uno dei cacciatori impegnati nella battuta nei monti del Sarcidano. È successo quando, col fucile in spalla, stava scavalcando una recinzione. Nonostante i tempestivi interventi il cacciatore, Mario Sedda, 69 anni di Genoni, è morto senza neppure riprendere conoscenza. La tragedia si è consumata ieri mattina nelle campagne del paese. La comitiva di cacciatori, tutti esperti e legati dalla passione per la campagna e le battute di caccia, stava partecipando alla consueta battuta di caccia al cinghiale, quando purtroppo è accaduto la tragedia. Mario Sedda, fratello dell’ex sindaco di Genoni, Peppino Sedda, stava chiudendo la posta in attesa dell’arrivo dei cinghiali quando si è accasciato improvvisamente a terra colpito da un forte dolore al petto. Il fratello che era a pochi metri da lui e gli altri amici della compagnia l’hanno soccorso immediatamente richiedendo anche l’intervento del 118. Quando però l’ambulanza è arrivata nella zona della battuta di caccia, il medico di turno non ha potuto fare niente per Mario Sedda. Il suo cuore aveva cessato di battere e così ha potuto solo accertarsi della morte per un probabile infarto. Non è servito quindi neppure l’elicottero dei vigili del fuoco, che intanto era arrivato da Alghero e che avrebbe dovuto trasportare il cacciatore in ospedale. La battuta è stata ovviamente sospesa e gli altri compagni sono rientrati in paese, sconvolti per l’accaduto. Mario Sedda non aveva mai sofferto di malattie cardio vascolari. (e.s.)