La Nuova Sardegna

Oristano

Laconi, il poliambulatorio è un’incompiuta

Laconi, il poliambulatorio è un’incompiuta

La ristrutturazione non è mai iniziata nonostante il progetto sia già finanziato con 200mila euro

25 gennaio 2014
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LACONI. Lavori urgenti, ma non sono mai iniziati. Nonostante la necessità di ristrutturare ed adeguare il poliambulatorio cittadino in tempi rapidi per realizzare la “Casa della salute”, la Asl sembra non aver alcuna fretta e la ristrutturazione viene rimandata da un mese all'altro senza aver, però, mai inizio.

Una situazione di stallo che va avanti da anni, mentre il poliambulatorio resta chiuso e tutti i servizi medici sono stati trasferiti nei locali dell'ex scuola materna nonostante lo scorso ottobre sia stata esperita la gara d'appalto e i lavori affidati ad un' impresa. Sono ormai cicliche anche le richieste dell'amministrazione comunale che sollecita alla Asl l'apertura del cantiere. «Vorremo capire – dice il sindaco Paolo Pisu - quando verranno finalmente rimosse le catene che sigillano la struttura così da dare inizio ai lavori, attesi da troppi anni».

Una storia travagliata, quella del poliambulatorio, considerato in passato, il fior all'occhiello dei servizi sanitari in Sarcidano, grazie alla presenza e all'efficienza di diverse branche specialistiche, servizi poi persi nel corso del tempo fino a quando anche la struttura stessa è finita in stato di abbandono.

Il periodo più difficile è stato quello del trasferimento delle competenze dalla provincia di Nuoro a quella di Oristano, una fase di interregno durata a lungo, nella quale è venuta a mancare una attenta gestione e nel corso della quale sono sfumati anche alcuni progetti di ristrutturazione.

Attualmente il progetto già finanziato per un costo complessivo di 220mila euro dovrebbe trasformare un semplice poliambulatorio in un presidio idoneo ad ospitare la Casa della salute, ossia una sorta di cittadella che funziona da filtro e da strumento preventivo rispetto all'ospedale.

E se precedentemente è sfuggita l'occasione di poterla realizzare, adesso si cerca di non perdere una nuova opportunità.

«Nei giorni scorsi abbiamo inviato alla Asl numero 5 di Oristano una nota per sollecitare l'inizio dei lavori – dice l'assessore Barbara Sulis –. Ritengo che sia doveroso da parte della Asl accelerare i tempi della ristrutturazione e dell'attivazione della Casa della salute, in modo da limitare il più possibile ai nostri concittadini, i disagi legati alla lontananza dalle strutture ospedaliere e all'accesso alle visite specialistiche».

Ma ancora dalla Asl non si sono avute risposte e l’avvio dei lavori è avvolto in una fitta nebulosa.

Ivana Fulghesu

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