La Nuova Sardegna

Oristano

Espropri della Provincia, agricoltori in allarme

di Michela Cuccu

Il progetto per la circonvallazione sud coinvolgerà diverse aziende Vertice con l’assessore Pia e le associazioni di categoria per ipotizzare soluzioni

23 gennaio 2014
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ORISTANO. «Nulla contro gli espropri, soprattutto se necessari per la realizzazione di un’opera di importanza come la circonvallazione sud. L’importante è che non vengano danneggiate irrimediabilmente le aziende agricole che verrebbero attraversate dalla nuova strada». Questa in sintesi la richiesta di una ventina, fra agricoltori e proprietari di terreni, che l’altra mattina hanno incontrato l’assessore provinciale alla viabilità, Gianni Pia.

L’incontro, che si è tenuto nella sala giunta del palazzo di via Senatore Carboni, era stato sollecitato dalla Coldiretti a seguito delle perplessità poste da numerosi cittadini di Santa Giunta relative al tracciato dell’arteria che collegherà la zona industriale di Oristano e Santa Giusta con la statale 131.

Si tratta della cosiddetta “tangenziale sud” che partirà dalla strada provinciale 49 verso Cirras per ricongiungersi con la Carlo Felice. Un appalto per il quale sono già a disposizione circa 5milioni e mezzo di euro, per un progetto destinato a rappresentare la parte finale del sistema viario di collegamento della città con l’arteria principale della Sardegna.

Il direttore di Coldiretti, Ermanno Mazzetti, presente alla riunione alla quale hanno partecipato anche sindaco e vice sindaco di Santa Giusta, oltre a tecnici e funzionari della Provincia, ha illustrato le perplessità di molti agricoltori relativamente al tracciato della nuova tangenziale, lamentando il rischio di pesanti danni a seguito degli espropri. Al termine dell’incontro, amministratori e tecnici della Provincia hanno assicurato la massima attenzione verso il problemi sollevati dai proprietari dei terreni, impegnandosi a valutare tutte le situazioni per trovare soluzioni opportune e condivise.

La Coldiretti ha proposto inoltre una assistenza tecnica a beneficio degli interessati «in questo modo – ha spiegato il direttore dell’associazione agricola – si potrebbe giungere ad un iter procedurale univoco e rappresentato in modo rapido, senza alcuna speculazione nei costi, così da definire ciascun caso e garantire una informazione puntuale e completa».

Ci sarà una verifica di alcune aspetti che potranno incidere sugli interessi dei proprietari delle aree, quali la presenza di colture biologiche e, quindi, la questione delle indennità eventualmente dovute per i futuri espropri, necessari alla costruzione del nuovo asse viario. Nel corso dell'incontro i proprietari hanno avanzato richieste relativamente a delle correzioni del tracciato stradale previsto in progetto. In questa fase preliminare i proprietari potranno inviare osservazioni in merito all'opera in progetto e ai suoi riflessi sulle aree interessate.

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