La Nuova Sardegna

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Fa causa al Comune dopo un incidente

di Maria Antonietta Cossu
Fa causa al Comune dopo un incidente

NORBELLO. Pagare o non pagare? Sarà il giudice di pace a sciogliere il dilemma legato a un contenzioso tra il Comune e un cittadino, che un anno fa rimase coinvolto in un incidente stradale senza...

17 gennaio 2014
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NORBELLO. Pagare o non pagare? Sarà il giudice di pace a sciogliere il dilemma legato a un contenzioso tra il Comune e un cittadino, che un anno fa rimase coinvolto in un incidente stradale senza gravi conseguenze mentre percorreva la strada vicinale di Caddaris a bordo della sua vettura.

Quando accadde l’episodio, l’amministrazione si rifiutò di accogliere la richiesta d’indennizzo avanzata dall’automobilista, un allevatore nativo di Gavoi che abita e lavora a Norbello da molti anni. Di fronte al rifiuto di risarcire i danni, a ottobre il giovane ha citato in giudizio l’ente locale. La prima udienza era prevista proprio in questi giorni nell’ex pretura di Ghilarza e a breve si saprà se e in quali termini si sia pronunciato il giudice di pace, o se il dibattimento sia stato aggiornato ad altra data.

Nel caso di un’eventuale condanna l’importo da sborsare sarebbe irrisorio, appena mille e 115 euro, ma l’amministrazione norbellese ha deciso di resistere in giudizio perché ritiene «irricevibile» l’istanza di risarcimento avanzata dall’automobilista. Le ragioni sono molteplici: secondo la linea difensiva adottata dai legali dell’ente, le condizioni di dissesto della strada in cui si è verificato l’incidente erano state adeguatamente segnalate sia dal Comune sia dall’impresa che in quel periodo la utilizzava per trasportare il materiale edile destinato alla costruzione del cavalca ferrovia.

Un altro punto su cui fanno leva gli avvocati difensori è la tempistica della segnalazione dell’incidente da parte dell’automobilista, che secondo la ricostruzione della controparte avrebbe contestato l’episodio con un ritardo di diversi giorni presentando solo in un secondo tempo la denuncia alle forze dell’ ordine.

Un altro appiglio è la perfetta conoscenza che l’allevatore avrebbe del tragitto e dei limiti di velocità in vigore: secondo la versione dell’amministrazione locale il giovane automobilista percorreva abitualmente la strada di Caddaris per raggiungere la sua azienda agricola.

Ora si aspetta la parola dell’autorità giudiziaria per sciogliere ogni dubbio.

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