La Nuova Sardegna

Oristano

Bosa Marina-Turas, c’è il primo progetto

di Alessandro Farina

A disposizione della giunta un finanziamento di due milioni e mezzo per mettere in sicurezza la strada

17 gennaio 2014
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BOSA. L’esecutivo guidato dal sindaco Pierfranco Casula ha approvato il progetto preliminare delle opere di messa in sicurezza della litoranea Bosa Marina-Turas. A disposizione dell’ente c’è un finanziamento della Regione di quasi due milioni e mezzo, stanziato nel 2011. La strada, fondamentale per i collegamenti in Planargia, viene invasa dall’acqua per le onde del mare che si abbattono sulla costa, in particolari condizioni meteo. Più volte è stata chiusa per precauzione causando notevoli disagi agli automobilisti.

Il finanziamento riguarda il consolidamento dei versanti e la messa in sicurezza del tratto stradale e ferroviario tra Bosa Marina e Turas. Il direttore del Servizio regionale Tutela del Suolo e Politiche Forestali dell’assessorato all'Ambiente aveva delegato il Comune per l'attuazione dell'opera. È quindi iniziato il lungo iter burocratico e tecnico, che arriva finalmente all’approvazione dell’elaborato preliminare.

I lavori inizieranno probabilmente in primavera o al massimo entro l’estate, aveva anticipato il sindaco nei mesi scorsi. Per l’affidamento e la progettazione definitiva ed esecutiva si procederà con un appalto integrato con procedura aperta. La necessità e l’urgenza, malgrado il lungo iter di quasi tre anni, per intervenire sulla Bosa Marina-Turas sono emerse all’indomani della tempesta della notte fra il 31 dicembre e il 1° gennaio del 2010. Allora l’allagamento della litoranea costrinse il sindaco a chiudere la strada al traffico, fatto che si è poi verificato diverse altre volte. Questo mentre il canale di s’Istagnone esondava invadendo alcune abitazioni alla periferia di Bosa Marina.

Con i soldi a disposizione dovrebbe quindi essere rinforzata una parte della massicciata che protegge il contrafforte della strada dal lato del mare, danneggiato dall’erosione, e realizzata una grande vasca di raccolta delle acque di s’Istagnone, che dovrebbero arrivare al mare sollevate da potenti idrovore, impedendo che le onde blocchino il deflusso del canale e penetrino nell’entroterra.

A questo c’è poi da aggiungere la rimozione dei grandi massi che formano la propaggine di Su Pinnellu, quasi al centro della spiaggia di Bosa Marina, punto in cui si formano, in caso di mareggiate estive, correnti pericolose per i bagnanti, tanto che la Guardia Costiera qualche hanno fa ha emesso un’ordinanza di divieto di balneazione nella zona.

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