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Oristano

impianti sportivi

La piscina chiuderà il 31, niente nuoto per molti mesi

di Enrico Carta
La piscina chiuderà il 31, niente nuoto per molti mesi

ORISTANO. Pinne, occhiali e costume finiscono nel cassetto. L’ultimo tuffo nella piscina comunale per i tanti appassionati di nuoto coincide con la fine del 2013, dopo di che o ci si dirige verso...

21 dicembre 2013
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ORISTANO. Pinne, occhiali e costume finiscono nel cassetto. L’ultimo tuffo nella piscina comunale per i tanti appassionati di nuoto coincide con la fine del 2013, dopo di che o ci si dirige verso qualche struttura privata o in qualche comune vicino oppure si aspetterà la bella stagione per andare direttamente tra le onde del mare. E con tutta probabilità di stagioni ne dovranno passare parecchie. Dal 31 dicembre sino a data da destinarsi tutt’altro che prevedibile – potrebbe essere anche questione di anni – la piscina comunale sarà una scatola chiusa, un parallelepipedo in cemento armato senz’acqua e senza gli oltre settecento appassionati o agonisti che ogni giorno la popolano.

La concessione al gestore, la società Waterland, era stata data proprio sino al 31 dicembre, con la consapevolezza che entro la fine dell’anno sarebbe stato assegnato l’appalto per la costruzione del nuovo palazzetto dello sport che comprendeva anche la ristrutturazione della piscina. Saltato l’appalto per mancanza di offerte, le cose non è che siano cambiate più di tanto. Il fatto che nel nuovo appalto non sia contenuta la ristrutturazione della piscina non sposta di una virgola la questione. In realtà, già a settembre, c’erano delle perplessità sul fatto che fosse in condizioni di sicurezza tali da consentire l’attività. Ora il dirigente del settore dell’Ufficio Tecnico, Walter Murru, pare intenzionato a non rinnovare l’autorizzazione. Ha ribadito il suo punto di vista in un incontro col sindaco Guido Tendas, l’assessore Peppino Marras, il segretario generale Luigi Mele e la responsabile del settore dell’assegnazione degli impianti sporti Maria Grazia Zoccheddu. Ci sarebbero pericoli soprattutto legati alle condizioni dell’impianto elettrico, per cui l’agibilità non verrà data. Nei prossimi giorni arriverà la comunicazione e a quel punto la responsabilità passerà su altre spalle. Se sindaco e giunta vorranno prendersela, sono liberi di farlo, ma in caso di incidenti o problemi di qualsiasi tipo saranno loro i diretti responsabili.

Difficile che questo accada. Intanto piuttosto imbarazzato l’assessore allo Sport, Peppino Marras, commenta: «La convinzione era che con l’assegnazione dell’appalto, tutto questo sarebbe diventato un problema dell’impresa che avrebbe dovuto eseguire i lavori». Non che così sarebbe cambiato molto per chi avrebbe voluto continuare a macinare bracciate. E il futuro non promette nulla di buono. «I tempi saranno lunghi – conclude Peppino Marras –, da lunedì saremo al lavoro per trovare una soluzione». Che arriverà, ma chissà quando.

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