La Nuova Sardegna

Oristano

Piano per le fasce fluviali, una marcia su Cagliari

Terralba, Comune e Comitato organizzano la protesta per mercoledì Carovana di pullman per manifestare davanti alla sede dell’Autorità di bacino

15 settembre 2013
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TERRALBA. Il no è ancora secco, da parte dell’amministrazione comunale di Terralba e del comitato di cittadini Salviamo Terralba all’Autorità regionale di bacino. Quel Piano stralcio delle fasce fluviali, così come proposto per l’adozione preliminare, non va bene. E mercoledì, quando ci sarà la riunione per la sua approvazione a Cagliari, ci sarà una manifestazione sotto la sede dell’Autorità di Bacino, a Cagliari in via Mameli. Appuntamento alle 15, «per sostenere le istanze del Comune di Terralba e del suo territorio scrivono in un comunicato congiunto l'ente e il comitato, con la firma del sindaco di Terralba, Pietro Paolo Piras.

Nella stessa nota, il primo cittadino annuncia che alla protesta parteciperanno anche i cittadini di Uta, Assemini e Decimomannu. Alcuni pullman sono stati messi a disposizione dei cittadini con partenza da Terralba in piazza Libertà alle 13,15. Il costo del viaggio sarà coperto con i fondi del comitato Salviamo Terralba. «Tuttora siamo in attesa di risposte convincenti allo studio commissionato dal Comune di Terralba, il quale ha valutato senza pregiudizi la specificità del nostro territorio ed ha evidenziato i gravi errori di valutazione, perfino le incongruenze, dello studio preliminare regionale» si legge ancora.

In merito alla specifica discrepanza tra il piano presentato dal Comune di Terralba e il Piano stralcio delle fasce fluviali, «non garantirà una reale maggior sicurezza alla nostra comunità, bene primario ed imprescindibile, ma aggraverà invece la già critica situazione economica, imponendo vincoli all’agricoltura, all’edilizia, al commercio, ai servizi e a tutti i settori su cui si regge il nostro tessuto sociale».

La convocazione del Comitato Istituzionale fissata per mercoledì, con all’ordine del giorno al punto 2 l’adozione preliminare del Piano per i comuni di Terralba e Uta, è fonte di grande preoccupazione per i territori interessati. Ragione che ha spinto le parti interessate a convocare per martedì a Decimomannu una riunione, alla quale prenderanno parte le amministrazioni comunali e le associazioni dei cittadini di Terralba, Uta, Decimomannu e Assemini, «concordi e determinate nel richiedere un’analisi puntuale e più aderente alla realtà dei propri territori» continua la nota.

In questa sede «si definiranno anche le azioni più opportune da intraprendere a tutela delle proprie ragioni, in reazione a qualsiasi imposizione della Regione non condivisa dalle comunità e non rispettosa delle proprie specificità geomorfologiche». Le amministrazioni annunciano una lotta senza sconti, «e richiamiamo fin d’ora alla propria grave responsabilità politica l’amministrazione regionale, il presidente Ugo Cappellacci e la sua Giunta, nonché l’Autorità di Bacino».(c.c.)

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