La Nuova Sardegna

Oristano

L’agricoltura chiede parità di condizioni

di Michela Cuccu
L’agricoltura chiede parità di condizioni

La Cia si fa promotrice di una battaglia per ottenere l’adeguamento dei fondi europei Pac

01 agosto 2013
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ORISTANO. Per ogni ettaro coltivato, l’Unione europea assegna in media, meno di 144euro ad un agricoltore sardo, contro i circa 514euro che in media, riceve un agricoltore calabrese o gli oltre 400euro riservati a Puglia, Veneto e Lombardia. Punta a riportare rapidamente equità nelle ripartizioni dei finanziamenti europei, la battaglia avviata ieri a Oristano dalla Cia, la Confederazione italiana agricoltori, che ha organizzato un affollatissimo convegno.

Già a metà mattina la sala del Mistral 2 era affollata di agricoltori arrivati da ogni angolo della Sardegna. La scommessa non è da poco, se è vero che, come hanno ribadito a più riprese imprenditori agricoli e politici nei loro vari interventi, «è dal rilancio dell’agricoltura che possiamo sperare nella ripresa economica della Sardegna».

Agricoltura che nell’isola è comparto determinante, con 61mila aziende, quasi tutte individuali e un miliardo e 600milioni di euro prodotti, per 800milioni di valore aggiunto all’anno. Così almeno affermano i dati dell’ultimo censimento Istat che rivela però come dal Duemila il numero delle aziende agricole si sia quasi dimezzato. E anche se ancora oggi il Pil prodotto dall’agricoltura in Sardegna è fermo ad appena il 4 per cento, i margini per far risalire i dati esistono. «Serve però una attenta programmazione da parte della Regione», questo in sintesi, l’appello lanciato dai presidenti provinciali della Cia, fra i quali, Francesco Erbì di Cagliari e Velio Ortu per Oristano, e dal direttore generale Martino Scanu.

Richiesta in sintonia con quella avanzata dai rappresentanti delle altre associazioni agricole presenti, come Confagricoltura che, per voce della presidente regionale Elisabetta Falchi, ha ricordato come «è l’agricoltura il comparto capace di creare posti di lavoro con effetti positivi sull’intero comparto economico, a partire dal commercio e artigianato».

Che però la nuova Pac che l’Unione europea sta per varare possa essere una grande opportunità di rilancio per la sardegna lo hanno ribadito Giuseppe Cornacchia della Cia Nazionale, ma anche il vice presidente della Commissione regionale Agricoltura, Antonio Solinas e l’eurodeputata Francesca Barracciu che, da componente della commissione Agricoltura, ha parlato di una Pac «finalmente favorevole per la Sardegna». Ll’assessore regionale all’Agricoltura, Oscar Cherchi, ha ribadito l’impegno ad una politica «più attenta al settore e con il dialogo aperto alle categorie».

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