La Nuova Sardegna

Oristano

Adesioni al progetto di Condotte

Adesioni al progetto di Condotte

A Bosa il comitato Pro golf sostiene le ricadute economiche dell’iniziativa

05 luglio 2013
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BOSA. Mobilitazione sui social network, riunioni e incontri, interrogazioni parlamentari, prese di posizione pubbliche. L’idea progetto del golf a Tentizzos scuote indiscutibilmente il dibattito sociale e politico nella città del Temo. Una carta, le proposte di Condotte su una delle zone dall’indiscusso pregio ambientale e paesaggistico, che in molti pensano sorpassata rispetto ad un turismo sempre più attento alla natura. Ma che altri valutano invece come la possibile chiave di volta per esaltare, con strutture e servizi a target medio alto, proprio i peculiari valori legati a natura e paesaggio. Insomma accanto al movimento “no golf” c’è innegabilmente chi al progetto Condotte guarda con interesse. Richiamando tutti, ancora una volta, ad una discussione «seria, senza pregiudizi o fazioni, ma con reale spirito costruttivo» ribadisce Angelo Sardu, portavoce del comitato “Pro golf” che ritiene che «La valutazione definitiva (sul progetto di Condotte, ndc) non può non tenere conto della ricaduta economica di un investimento di queste dimensioni. Che può incidere su una situazione sociale drammatica mai vista negli ultimi decenni e che sta portando alla disperazione centinaia di famiglie». Secondo Sardu la questione non si può ridurre ad «Una gara a chi sventola più in alto la bandiera dei puri difensori dell’ambiente e della natura, ne tantomeno ad etichettare come fautori di una spregiudicata politica di cementificazione del territorio gli edili nel tentativo di titolarli come sacrificatori di un bene comune sull’altare del solo tornaconto occupazionale». Perché, sempre secondo Angelo Sardu «Da anni gli edili si battono per uno sviluppo compatibile e sostenibile considerando il territorio, l’ambiente, la natura come patrimonio inestimabile». Insomma «L’ambiente viene prima di tutto. Ma considerarlo un totem è sbagliato», I fautori del golf in riva al Temo sono convinti sia possibile «Dare vita a progetti che possono integrare il rispetto per natura, storia e paesaggio con opere che servano a valorizzarli al meglio, aprendo anche all’apporto degli operatori locali». Secondo Sardu, «C’è da discutere, approfondire e valutare attentamente, sforzandosi però di dare vita a un percorso di dialogo il più possibile aperto fra società civile, istituzioni e imprenditori teso a costruire finalmente qualcosa. Non solo dal punto di vista ideale».

Alessandro Farina

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