La Nuova Sardegna

Oristano

A Gonnostramatza incontro sul prezzo del latte

A Gonnostramatza incontro sul prezzo del latte

GONNOSTRAMATZA. Prezzo del latte e nuova politica agricola comune: se ne è discusso nel corso di un seminario-dibattito nell’azienda agricola dei fratelli Cuscusa dove si sono incontrati molti dei...

28 giugno 2013
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GONNOSTRAMATZA. Prezzo del latte e nuova politica agricola comune: se ne è discusso nel corso di un seminario-dibattito nell’azienda agricola dei fratelli Cuscusa dove si sono incontrati molti dei protagonisti del comparto lattiero-caseario sardo. L’incontro è stato organizzato nell’ambito della ricerca “Le vie del latte. Socio-antropologia del comparto lattiero-caseario in Sardegna” diretta dal sociologo Marco Pitzalis e dall’antropologo culturale Filippo Zerilli del dipartimento delle Istituzioni e scienze sociali dell’Università di Cagliari. Partner è l’azienda agricola Cuscusa. Tra i partecipanti al dibattito Filippo Zerilli, Marco Pitzalis e Michele Cuscusa, nella veste di coordinatori, Efisio Arbau (consigliere regionale); Giovanni Busia (fattoria Su Grabiolu); Alessandra Guigoni (Università di Cagliari); Fortunato Ladu (Movimento pastori sardi); Alfonso Orefice (ex direttore generale dell’assessorato regionale all’Agricoltura); il vice presidente della società cooperativa di Nurri ; Efisio Perra (vicepresidente Coldiretti Sardegna); Monica Saba (caseificio Genn’e Sciria di Arbus); Roberto Tuveri (Presidente coop. L’Armentizia), Alessio Mandis, sindaco di Gonnostramatza, Tore Sedda e Marco Ennas (Sepi formaggi) e Maurizio Casazza consulente in sicurezza e tecnologie agroalimentari. I temi dibattuti hanno riguardato, tra gli altri, la definizione del prezzo del latte, a cui come è noto concorrono numerosi fattori, locali e globali, e le eventuali misure e politiche d’intervento su di essi per evitare che il latte venga venduto al di sotto del costo di produzione. Un’altra questione sollevata dai ricercatori riguarda l’allevamento ovino-caprino, che in Sardegna è caratterizzato da una moltitudine di aziende tra loro anche molto diverse per tipologia, dimensioni, prospettive di crescita e le politiche locali, regionali, nazionali, europee e la governance. Ci si è inoltre interrogati sui limiti e le opportunità della Pac per il comparto ovino-caprino, su eventuali esempi di altri contesti che si potrebbero adattare alle realtà locali; si è fatto il punto sugli standard di qualità e quantità nella produzione del latte ovino-caprino e sul ruolo presente e futuro delle Op (organizzazioni di produttori) e sul ruolo e le competenze delle agenzie regionali. Si è parlato dell’equità del comparto lattiero-caseario, settore in cui i pastori, base imprescindibile del sistema, sono in sofferenza. Si è stabilito di realizzare una piattaforma web per consentire agli stakeholkders del settore, di condividere informazioni sulle questioni nodali del comparto, soprattutto criticità e punti di debolezza, attraverso la rete.

Tigellio Sebis

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