La Nuova Sardegna

Oristano

L’acqua pubblica low cost è anche ecologica

di Cristina Diana

Marrubiu, ottimi risultati dell’iniziativa del Comune: 100mila litri erogati, –64 per cento di plastica

25 aprile 2013
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MARRUBIU. L’acqua della rete idrica salva la salute, le tasche e anche l’ambiente. A poco più di 6 mesi dalla messa in funzione dell’erogatore di acqua potabile in piazza Amsicora, l’amministrazione comunale festeggia infatti la bontà del progetto. Il risultato delle analisi dei valori dell’acqua effettuata ogni trimestre parla chiaro: i filtri di pompaggio e di depurazione della macchina erogatrice fanno perfettamente il loro lavoro e i valori sono ottimali, l’acqua è perfettamente potabile. Un sogno per alcuni comuni che fanno i conti con la scarsa qualità dell’acqua della rete idrica. 1900 tessere ritirate dalle famiglie, di cui 27 da non residenti, 101 mila litri di acqua erogata, in media 8,66 litri al giorno, analisi dei valori dell’acqua ottime, 64% di diminuzione conferimento della plastica nel servizio di raccolta differenziata. Questi tutti i numeri del successo del progetto. «Un successo grandemente al di sopra delle aspettative, non pensavamo neanche noi che avrebbe avuto questa riuscita e che sarebbe stato così tanto sostenibile dal punto di vista economico ed ambientale» dice il sindaco Andrea Santucciu. «Non mi vergogno di dire che è probabilmente l’iniziativa migliore che abbiamo prodotto come amministrazione». Anche dal punto di vista economico infatti, i costi per la manutenzione della macchina vengono ampiamente coperti dai guadagni per l’acquisto dell’acqua, nonostante il prezzo sia accessibilissimo. Per utilizzare il servizio infatti occorre munirsi di una tessera, da ritirare presso l’Ufficio affari demografici del Comune, che può essere caricata in denaro con il dispositivo posto al piano terra nei pressi dello sportello anagrafe. Il costo per ogni litro d’acqua è di 0,05 euro, a fronte delle acque in commercio, di cui la più conveniente costa comunque 12 centesimi. Al litro. La tessera è gratuita per i residenti, costa 4 euro per i non residenti ma domiciliati, 10 euro per i cittadini degli altri paesi. «Con questa iniziativa l’amministrazione ha voluto contribuire concretamente al sostegno delle famiglie, rendendo loro disponibile un bene primario e indispensabile come l’acqua da bere» dice il sindaco. «Abbiamo stimato che ogni famiglia può risparmiare almeno 500 euro all’anno, che in questi tempi di crisi e di difficoltà economica diffusa sono una cifra che pesa per tutti, ma ancora di più ed ingiustamente sui più deboli».

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