La Nuova Sardegna

Oristano

Strade sicure e adeguate per far decollare il turismo

di Alessandro Farina
Strade sicure e adeguate per far decollare il turismo

Il consigliere del Pd Mastinu: bene la notizia degli interventi sulla Bosa-Alghero ma serve ridisegnare l’intero sistema viario pensato e realizzato nel dopoguerra

12 dicembre 2012
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BOSA. La notizia che la messa in sicurezza di alcuni tratti della Bosa-Alghero è stata inserita, su sollecitazione dell’assessore provinciale al Bilancio Alfonso Marras, tra le opere urgenti in Provincia, raccoglie il plauso del consigliere comunale del Pd Danilo Mastinu. Che sollecita ora un tavolo istituzionale condiviso, teso a risolvere le ormai annose problematiche nei collegamenti da e per la Planargia.

«I rattoppi non servono a niente. Il decollo turistico di questa zona non può essere più condizionato negativamente da strade vecchie, pericolose e con percorsi tortuosi – dice Danilo Mastinu –. L’ultimo intervento sulla Bosa-Alghero risale a quattro anni fa, quando ero consigliere provinciale, ed ha riguardato la messa in sicurezza di due ponti (Tentizzos e Casa del Vento) e di un tratto di carreggiata nella zona di Misinzanas. Interventi che peraltro sollecitavo già da anni».

Ma la vera scommessa per l’esponente Pd è un’altra: «Senza collegamenti sicuri, adeguati ai tempi e alla mole di traffico, sarà impossibile solo pensare ad un vero decollo turistico per Bosa e la zona. Basta dare uno sguardo, per non andare troppo lontano, alle condizioni della Bosa Marina-Turas o della Magomadas-Sa Lumenera (per la Regione strada Provinciale ma mai presa in carico tecnicamente dall’ente territoriale ndc)».

Il discorso si allarga quindi ai precedenti nell’isola: «Negli anni scorsi è stata realizzata una quattro corsie che permette da Nuoro di raggiungere la costa orientale, attraverso gallerie che sono costate miliardi di vecchie lire. Non è quindi un caso che centri che solo venti o trent’anni fa erano praticamente sconosciuti abbiano potuto giustamente far sfruttare le loro grandi potenzialità turistiche».

Invece, denuncia Mastinu «per la Trasversale e l’Occidentale sarda solo promesse. Sulla Statale 129 bis si è intervenuti per rettificare e allargare solo il tratto fra la cantoniera di Pozzomaggiore, Bara e l’ingresso alla circonvallazione di Sindia, il resto è più o meno lo stesso percorso del dopoguerra. Da oltre vent’anni si parla della rettifica al tracciato della Statale 292 vicino a Cuglieri, ma il progetto è ancora sulla carta. Il tratto della stessa Statale che permette di raggiungere da Suni Pozzomaggiore, Cossoine e la Carlo Felice verso Sassari è talmente tortuoso e pericoloso da far preferire agli automobilisti la Bosa-Macomer, con chilometri e relativi costi aggiuntivi. Mentre con opportuni interventi Bosa potrebbe essere raggiunta dall’aeroporto di Fertilia in minor tempo e con maggiore sicurezza».

La sintesi prende quindi veste di proposta: «Sono certo che occorra una forte e convinta azione, condivisa nel territorio, che dica basta all’isolamento e spinga Stato, Regione e Provincia ad interventi concreti e risolutivi». E la Bitas 2013 è dietro l’angolo.

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