La Nuova Sardegna

Oristano

Oristano, contrarre un mutuo è diventato un lusso per pochi

di Michela Cuccu
Oristano, contrarre un mutuo è diventato un lusso per pochi

Crollano gli importi dei finanziamenti per la prima casa. Il calo è del 17 per cento, con una media di 110mila euro

30 marzo 2012
3 MINUTI DI LETTURA





ORISTANO. Il mutuo? Non è più per gli oristanesi. Arriva da mutui.it, azienda specializzata nella scelta di mutui attraverso internet, l’ennesima conferma della crisi economica nella quale la provincia di Oristano è sprofondata.

Nella classifica regionale risulta infatti essere al primo posto per quel che riguarda il crollo degli importi medi richiesti per l’acquisto della prima casa, diminuito del 17 per cento. Percentuale negativa che Oristano in realtà condivide con Nuoro, dove però l’importo medio è di 125mila euro, che invece nel caso del capoluogo arborense scende ad appena 110.500 euro, appena al di sopra del Medio Campidano, dove l’importo a addirittura fermo a 104mila euro, ma il calo è pari all’8 per cento.

Sono gli effetti del cosiddetto “credit crunch”, termine anglosassone per definire in generale i limiti imposti dalle banche per la concessione dei mutui per l’acquisto di un immobile. Dall’analisi di 10mila di mutuo prima casa arrivate dalle regioni nel corso degli ultimi tre mesi, è stato verificato come le somme medie richieste si siano ridotte a livello regionale dell’8 per cento. «Cifra parecchio al di sotto della media nazionale (146mila euro) che si ferma in Sardegna a 128.500 euro, contro i 139mila che venivano chiesti a dicembre 2010, prima che la crisi economica cambiasse la vita degli italiani», si legge in una nota. Mutui che si rimpiccioliscono, quindi, con l’età di chi li richiede che si alza ancora. Oggi si chiede il mutuo prima casa a 38 anni, un anno in più rispetto al 2011.

Se è vero che gli importi più elevati vengono richiesti nella provincia di Olbia – Tempio , in media, 142mila euro, a Oristano, rispetto ad appena due anni fa, l’importo medio è appunto sceso del 17%. Dato ottimistico, secondo gli agenti immobiliari che operano in città.

Dice infatti Giuseppe Ghiani, decano degli operatori del capoluogo « Il calo è stato molto più pesante. C’è stata infatti una restrizione nella concessione dei crediti da parte degli istituti bancari molto significativa. Insomma avere un mutuo, comprare una casa, è diventata cosa per pochi».

Anche secondo Giovanni Pinna, lui titolare di agenzia immobiliare i numeri del crollo potrebbero essere molto più alti. Parlare di meno 17 è dare una cifra buona, infatti, per quel che mi risulti, l’Istat a livello nazionale registra un calo del 40% – ed aggiunge – Le banche concedono i mutui in maniera drammaticamente ridotta. Molta parte della popolazione ne è infatti esclusa. Ad esempio il singolo difficilmente lo ottiene, a meno che non abbia dei risparmi da parte. In generale le banche concedono mutui alle famiglie con due buste paga, altrimenti, si tratta di una imresa praticamente impossibile».

Il giudizio degli agenti immobiliari è fortemente negativo. Spiegano che il mercato è fermo ormai da almeno un paio d’anni e all’orizzonte, putroppo, non ci sono segnali positivi. Anche il Puc, tanto atteso a Oristano, ha visto svanire gli effetti sul mercato che invece erano stati sperati. «In questo caso il problema è legato all’enorme ritardo nell’approvare da parte del Comune lo strumento urbanistico. Se la città avesse avuto a disposizione il nuovo Puc ad esempio quattro o cinque anni fa, quando ancora il mercato era vivace, le cose sarebbero andate molto diversamente – dice infatti Pinna –. Invece ci troviamo ad affrontare situazioni che hanno dell’incredibile, con proprietari di terreni nelle zone che il Puc ha finalmente sdoganato che cercano di venderli, quei terreni. Quasi volessero liberarsene ».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
Macomer

Accoltellò un ragazzo per una sigaretta. Pace tra i genitori: «Lo perdoniamo»

di Alessandro Mele
Le nostre iniziative