La Nuova Sardegna

Oristano

"Aeroporto di Fenosu? Sbagliato chiudere ora"

Roberto Petretto
"Aeroporto di Fenosu? Sbagliato chiudere ora"

"Fenosu sta per diventare una splendida realtà e non la si può chiudere quando si sta per tagliare il tanto ambito traguardo". Marcello Serra, presidente della società di gestione dell’aeroporto, difende lo scalo commerciale a Oristano

23 maggio 2009
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ORISTANO. «A questo punto non si può più tornare indietro»: Marcello Serra, presidente della Sogeaor (la società di gestione dell’aeroporto di Fenosu) difende la bontà di un’idea, le risorse utilizzate sinora per portarla avanti e le scelte fatte negli ultimi mesi. Serra, che è anche assessore provinciale (Udc) è ritornato nel 2008 alla guida della Sogeaor dopo un’assenza di due anni: «Capisco le perplessità, non capisco chi oggi dice che bisogna chiudere Fenosu. Abbiamo un aeroporto che funziona, stiamo ultimando lavori che ci consentiranno di aprire ai voli commerciali e di cominciare ad avere degli introiti».

Ma ha un senso credere ancora nell’aeroporto di Fenosu? Marcello Serra risponde senza esitazioni: «Ora più che mai. Non avete idea dell’interesse che c’è da parte di vettori e impenditori. Come si fa a chiudere oggi, con le opere di completamento che sono quasi ultimate?». Il presidente della Camera di commercio, Pietrino Scanu, ha lasciato il cda della Sogeaor sbattendo la porta e lanciando accuse. Ha detto che Serra ha ostacolato il progetto di dare più spazio alla Regione nella Sogeaor per riservare invece un ruolo decisivo alla Provincia: «Pietrino Scanu mi riconosce un potere che non ho - ribatte Serra -. Ma se veramente la Regione avesse voluto avere un peso maggiore nella Sogeaor, pensate avrei potuto impedirlo? Sarebbe stato sufficiente sottoscrivere l’aumento di capitale, mettere in campo quel milione di euro che era stato promesso dall’assessore Broccia e io non avrei potuto fare nulla». E invece? «E invece quei soldi non si sono mai visti. E se la Provincia non si fosse impegnata con un milione e 600 mila euro, avremmo dovuto chiudere Soegaor e aeroporto. Fine della storia. E chissa quando lo avremmo riaperto. Allora sì che la Corte dei conti ci avrebbe chiesto il perché di tanti fondi spesi inutilmente».

Serra ci crede e dice che i lavori stanno per terminare: «Manca veramente poco. Come termine ultimo ci siamo dati il 30 settembre. Al 31 dicembre contiamo di chiudere con tutte le certificazioni necessarie. Quindi Fenosu sarà un aeroporto civile aperto al traffico passeggeri e merci. Il nostro obiettivo è avere l’aeroporto finito e certificato a fine anno. E allora vedremo se veramente Fenosu è un aeroporto appetibile, o un aeroporto che non riguarda nessuno». Di fronte a queste prospettive per il presidente Serra i soldi spesi sinora «16 milioni e non 18» (ma manca nel conteggio l’ultima ricapitalizzazione), sono ben poca cosa. «Tenete conto - aggiunge - che i lavori per il rifacimento dell’aerostazione di Cagliari sono costati 50 milioni di euro, giusto per avere un riferimenti di cosa costa un’opera pubblica».

Secondo Serra, quindi, «non è ora che dobbiamo dire ‘fermiamoci’. Era nel 1997 che non si sarebbe dovuta creare la società di gestione, promettendo, tra l’altro, l’apertura dello scalo in due anni». Il presidente della Sogeaor torna poi alle accuse di Scanu: «Non capisco perchè sei mesi fa credeva ancora nel futuro dello scalo, tanto da sostenere un maggiore impegno della Regione, e oggi non ci crede più». Serra continua a crederci: «Gli interessi su Oristano sono tanti: è un territorio vergine, al centro del Mediterraneo, che avrà un aeroporto con poco traffico e con costi bassi». Soldi spesi bene, secondo il presidente. Appuntamento a gennaio, per vedere se saranno sogni destinati a avverarsi o l’ennesima promessa disattesa.(r.pe.)
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