La Nuova Sardegna

Olbia

Ribaltone al Consorzio, stravince Donà  

di Marco Bittau
Ribaltone al Consorzio, stravince Donà  

I primi otto più votati nel cda appartengono al gruppo d’opposizione, duramente sconfitto il presidente uscente De Fazio

24 giugno 2017
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PORTO ROTONDO. La domanda è elementare: chi comanda davvero a Porto Rotondo? La risposta è una fotografia sul profilo Facebook di marella Giovannelli che ritrae il conte Luigi Donà dalle Rose e il figlio Leonardo, felici e sorridenti. Sì, perché hanno appena vinto e stravinto le elezioni per il nuovo consiglio d’amministrazione del Consorzio che governa il borgo turistico fondato proprio dai Donà dalle Rose. Vittoria netta, schiacciante, contro il presidente uscente Gianluca De Fazio e i suoi fedelissimi (tutti membri del cda uscente), compresi due amministratori comunali di Olbia suoi irriducibili alleati. Il risultato è scaturito dopo un’assemblea-maratona che sul filo della tensione e della resa dei conti ha prima approvato a maggioranza il bilancio di gestione 2016, poi si è surriscaldata sul caso parcheggi e, infine, ha avviato la procedura di elezione.

Il nuovo cda. Numeri alla mano, il nuovo consiglio d’amministrazione del Consorzio di Porto Rotondo è composto ancora da 12 membri. Il più votato è stato Leonardo Donà dalle Rose (10.698.789 voti, giusto per dare un’idea..), a seguire ci sono Corrado Fara, Leonardo Salvemini, Federico Diletti, Mario Corrias, Consuelo Davoli, Giuseppe Molinas e Stefano Vanzo. Usando una terminologia politica, tutti questi consiglieri (cioè gli 8 più votati) appartengono allo schieramento d’opposizione. A seguire, sono stati eletti il presidente uscente Gianluca De Fazio (al nono posto), Ivan Fenzi, Ilaria Cruiciani e Giampiero Palitta. Questi quattro consiglieri, sempre secondo la terminologia politica, sono invece riconducibili allo schieramento di maggioranza uscente. Non sono stati eletti membri del cda uscente di peso come Daniele Rallo, Giglio Sabeddu e, soprattutto, Marco Balata che è pure assessore comunale a Olbia, forse l’uomo più vicino all’ex presidente De Fazio. Insomma, un clamoroso ribaltone.

Gli scenari. Sarà il nuovo consiglio d’amministrazione a indicare il presidente del Consorzio, ma non sarebbe Leonardo Donà dalle Rose il candidato in pectore, nonostante il grande successo elettorale (il più votato a furor di popolo). Tutti gli sguardi sono invece rivolti verso Leonardo Salvemini, avvocato e docente universitario, ex assessore nella giunta regionale della Lombardia. È il terzo degli eletti, ma a Porto Rotondo gode di enorme considerazione, stima e rispetto.

I retroscena. Dopo anni di polemiche roventi (si è perso il conto dei membri del cda che si sono dimessi sbattendo la porta) Porto Rotondo ha deciso in modo clamoroso di voltare pagina. Serviva guardarsi dentro, il classico ricordare chi siamo e da dove veniamo. In questo senso due uomini sono stati determinanti. Il primo è il conte Donà dalle Rose, senza di lui a Porto Rotondo non si va da nessuna parte. Ha messo sul piatto il prestigio e l’autorevolezza di chi il borgo l’ha creato. In silenzio e senza clamore ha costruito una rete di alleanze intorno al figlio Leonardo che si è rivelata vincente. L’altro uomo determinante è Leonardo Salvemini: abile e sapiente tessitore, ha ricucito col filo della credibilità le anime sparse degli scontenti, ha coagulato oppositori isolati e fragili. E alla fine ha messo su una corazzata che ha sbaragliato gli avversari .

@marcobittau. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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