I sindaci: «La siccità ora fa paura»
Primo confronto a Olbia. A Padru il Comune dichiara lo stato di calamità naturale
24 giugno 2017
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OLBIA. La siccità fa paura e i sindaci della Gallura si confrontano. Giovedì sera un primo incontro nel palazzo civico di Olbia, presenti i sindaci, i consiglieri regionali della Gallura e il presidente del Consorzio di bonifica. «La perdurante siccità vede il nostro territorio al primo posto in Sardegna con percentuali di mancata piovosità del 90% – dice allarmato il sindaco Settimo Nizzi – la grave la situazione idrica, oltre a creare disagi alle utenze idropotabili proprio nei mesi in cui la Gallura accoglie i turisti, sta mettendo in ginocchio il settore agricolo e zootecnico». Dalla riunione è scaturita la volontà unanime dei rappresentanti istituzionali di chiedere un intervento urgente da parte Regione. È stata inviata una comunicazione al presidente della giunta, all’assessore ai Lavori pubblici e all’assessore all’Agricoltura. «Chiediamo di dar seguito al finanziamento delle opere come da progetto esecutivo, che prevede il recupero dei reflui per i comuni di Olbia, Arzachena, Golfo Aranci e Santa Teresa di Gallura, presentato all’assessorato dei Lavori pubblici dal Consorzio di bonifica – ha aggiunto Nizzi – il finanziamento consentirà alla Gallura di recuperare 20 milioni di metri cubi d’acqua altrimenti persi in mare».
Intanto a Padru, a causa della siccità il Comune ha deciso di dichiarare lo stato di calamità naturale, con l’adozione della relativa delibera. La mancanza di piogge, infatti, ha causato ingenti danni alle aziende agricole e agroalimentari, con effetti devastanti su tutta l’economia del comparto, già martoriato dalle gelate di aprile.
Intanto a Padru, a causa della siccità il Comune ha deciso di dichiarare lo stato di calamità naturale, con l’adozione della relativa delibera. La mancanza di piogge, infatti, ha causato ingenti danni alle aziende agricole e agroalimentari, con effetti devastanti su tutta l’economia del comparto, già martoriato dalle gelate di aprile.