La Nuova Sardegna

OLBIA. Appalto assegnato a metà febbraio. Ma il tempo passa e la strada resta sempre uguale: bloccata. Tre mesi interi senza che nulla si sia mosso. Ci sono problemi con la ditta? È il dubbio che s’insinua tra i cittadini residenti nella frazione di Priatu e i residenti di Telti che su quel tratto sono costretti a trascorrere gran parte del loro tempo per raggiungere Tempio da una parte e Olbia sul versante opposto. Il disagio pesa poi su chi tutti i giorni deve spostarsi da una all’altra città per ragioni di lavoro è altrettanto: quanto abbia pesato sul sistema giudiziario è stato raccontato e denunciato spesso.
La procedura per la sistemazione del tratto di strada che ancora mostra tutte le ferite derivate dall’alluvione del 2013 dovrebbe tuttavia essere sbloccata, proprio grazie all’assegnazione dei lavori da parte dell’Anas. Ma qualcosa evidentemente si è inceppato, sospettano i cittadini, affiancati dai sindaci nella mobilitazione per la sistemazione della strada.
Intanto i punti deboli sono tutti evidenti: la pericolosità derivata dal traffico pesante intenso, la scarsa praticità per chi ha problemi di natura sanitaria, gli invalidi ne fanno le spese. Sono trascorsi tre e mezzo dall’alluvione. E la strada “alternativa” in parte non è certo in condizioni del tutto ottimali. Nei mesi scorsi ci si era messa pure la neve, che aveva generato lesioni al manto d’asfalto sulla provinciale Olbia-Tempio. Buche, anche grandi, aperte poco prima e poco dopo il bivio per Sant'Antonio di Gallura, soprattutto prima delle curve che portano alla frazione di Priatu. E quando si superava Monte Pino la situazione non cambiava e anche qui, per evitare le buche bisogna ancora oggi spostarsi verso il centro della strada.