Il lavoro e i diritti la mobilitazione parte da Santa Lucia
Voucher e precariato, il mercato occupazionale preoccupa Baseotto, Carrus e Di Lorenzo: «Il 17 giugno tutti a Roma»
03 giugno 2017
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OLBIA. Più che una festa per il lavoro e per i diritti dei lavoratori quella organizzata ieri dalla Cgil a Santa Lucia è stata una chiamata alla mobilitazione. Sì, perché le politiche del lavoro del Governo non convincono e la reintroduzione “dalla finestra” dei vaucher cancellati solo qualche mese fa suona come un’offesa, Tanto che il sindacato il prossimo 17 giugno ha organizzato a Roma una imponente manifestazione di protesta.
Tanta rabbia verso il Governo e tanta preoccupazione per lo stato di salute del mondo del lavoro sono state espresse nel corso di una tavola rotonda da Nino Baseotto della segreteria nazionale, dal segretario regionale Michele Carrus e dal segretario territoriale Olbia Tempio Luisa Di Lorenzo. Nel dibattito, moderato dal giornalista della Nuova Sardegna, Marco Bittau, si è parlato di tutto: dalla deriva “padronale” del mondo del lavoro alla precarizzazione sempre più esasperata (nel settore privato ma anche nel pubblico impiego), sino alla trappola dei vaucher che favoriscono il lavoro nero dopo aver tradito la loro vocazione originaria, quella di strumento per disciplinare il lavoro occasionale. Un quadro desolante che in Gallura, come ha rilevato Luisa Di Lorenzo, mostra dati contraddittori: segnali di ripresa nell’economia, ma anche un pericoloso aumento della disoccupazione, come confermano le vertenze ancora aperte come quella del sugherificio Ganau, a Tempio. Oppure quelle chiuse con lacrime e sangue (Meridiana, la Clea)
Il grande raduno di Santa Lucia però è anche e soprattutto una festa. I lavoratori della Cgil e i loro ospiti si ritrovano nel piccolo santuario campestre dove li attende un grande pranzo all’ombra degli alberi intorno alla chiesetta. Cucina, musica, balli. Tutto all’insegna del volontariato. Una festa in piena regola che dopo solo due edizioni è già entrata nella tradizione olbiese. Un momento di pausa, poi domani la Cgil ritorna in trincea in vista dell’appuntamento del 17 giugno.
Tanta rabbia verso il Governo e tanta preoccupazione per lo stato di salute del mondo del lavoro sono state espresse nel corso di una tavola rotonda da Nino Baseotto della segreteria nazionale, dal segretario regionale Michele Carrus e dal segretario territoriale Olbia Tempio Luisa Di Lorenzo. Nel dibattito, moderato dal giornalista della Nuova Sardegna, Marco Bittau, si è parlato di tutto: dalla deriva “padronale” del mondo del lavoro alla precarizzazione sempre più esasperata (nel settore privato ma anche nel pubblico impiego), sino alla trappola dei vaucher che favoriscono il lavoro nero dopo aver tradito la loro vocazione originaria, quella di strumento per disciplinare il lavoro occasionale. Un quadro desolante che in Gallura, come ha rilevato Luisa Di Lorenzo, mostra dati contraddittori: segnali di ripresa nell’economia, ma anche un pericoloso aumento della disoccupazione, come confermano le vertenze ancora aperte come quella del sugherificio Ganau, a Tempio. Oppure quelle chiuse con lacrime e sangue (Meridiana, la Clea)
Il grande raduno di Santa Lucia però è anche e soprattutto una festa. I lavoratori della Cgil e i loro ospiti si ritrovano nel piccolo santuario campestre dove li attende un grande pranzo all’ombra degli alberi intorno alla chiesetta. Cucina, musica, balli. Tutto all’insegna del volontariato. Una festa in piena regola che dopo solo due edizioni è già entrata nella tradizione olbiese. Un momento di pausa, poi domani la Cgil ritorna in trincea in vista dell’appuntamento del 17 giugno.
